[Discussioni] riferimenti e citazioni utili

Francesco Potorti` pot a softwarelibero.it
Lun 1 Mar 2004 11:22:24 CET


Un paio di riferimenti a fonti ufficiali (tutto già noto) che citano il
software libero nelle pubbliche amministrazioni.  L'ho messa insieme per
un collega, e ho pensato che magari può far comodo a qualcun altro.

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Riferimento CENSIS, febbraio 2004:
 <http://www.censis.it/277/372/4675/4676/4705/content.ASP>

Citazione:

Per uscire dalla crisi, per far crescere la propensione all'innovazione,
è necessario mettere a punto nuovi modelli e nuove soluzioni che non
siano le semplici trasposizioni commerciali di tecnologie messe a punto
altrove. Le soluzioni open source, i progetti finalizzati a sviluppare
soluzioni specifiche per le piccole e medie imprese italiane e per la
pubblica amministrazione, possono essere l'occasione non solo per
ridurre i costi spesi in licenze software, ma anche per sviluppare
competenze e capacità in grado di ridare vitalità alle imprese italiane.

I dati che emergono dall'Osservatorio Città Digitali (OCID) della Rur e
del Censis evidenziano che la pubblica amministrazione può fare da
volano di questo processo, sperimentando e adottando soluzioni
innovative. Prendendo come esempio i comuni capoluogo, in merito ai web
server, la quota Microsoft è pari al 45,6% contro una quota dell'open
source del 42,7%.

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Riferimento CNIPA, dicembre 2003:
 <http://www.cnipa.gov.it/site/_contentfiles/01376800/1376892_inrete n6.pdf>

Citazione:

Un'altra tappa fondamentale nella promozione e utilizzo del software
libero è senz'altro la enunciazione delle cosiddette "Linee guida del
Governo per lo sviluppo della società dell'informazione nella
legislatura" del giugno 2002 che hanno previsto, al paragrafo
1.2. intitolato "L'evoluzione delle tecnologie ICT", che 
  "si diffonderanno gli standard aperti e i software open source, cioè i
  software liberi, la cui proprietà non sia di un singolo fornitore ma
  governati da una licenza d'uso che ne garantisce la possibilità di
  libero utilizzo, scambio, studio e modificabilità". 
Il paragrafo 8.9. ha previsto che
  "in qualità di semplice utilizzatore, la pubblica amministrazione può
  quindi immediatamente rivolgersi al mercato dei prodotti open source
  per ridurre in modo consistente e rapido i costi di acquisizione e
  gestione di molte applicazioni software. In qualità di catalizzatore,
  per la dimensione della domanda che rappresenta e per la possibilità di
  aggregare e supportare piccole realtà di sviluppo e ricerca, la
  pubblica amministrazione può avvantaggiarsi del modello open source in
  vari modi, tra i quali lo sviluppo di infrastrutture software per la
  connettività multicanale, lo sviluppo di piattaforme di
  interoperabilità, di soluzioni specifiche per la pubblica
  amministrazione e di piattaforme strategiche per il Paese (ad esempio
  quelle di e-learning ed e- health)".

Sono stati poi indicati all'interno del paragrafo 12.1. gli obiettivi da
perseguire nell'ambito della ricerca applicata e della politica
industriale per l'ICT (Information and Communication Technologies)
quali: 
a) istituire un programma nazionale di ricerca open source; 
b) coordinare e stimolare i progetti di ricerca nell'ambito dell'open
   source;
c) supportare e promuovere le attività di ricerca, sviluppo e
   commercializzazione del software open;
d) favorire la cooperazione tra imprese private ed istituzioni
   pubbliche;
e) agevolare la nascita di pubbliche e medie imprese operanti in questo
   settore.

Di notevole supporto è stata infine l'istituzione della Commissione per
il software a codice sorgente aperto nella pubblica amministrazione30,
ad opera del Ministro per l'innovazione e le tecnologie [ha] permesso al
Ministro Stanca di firmare, nell'ottobre 2003, una direttiva in materia
di "Sviluppo dei programmi informatici da parte delle pubbliche
amministrazioni" che si concentra sulle opportunità che si aprono per la
pubblica amministrazione in termini di razionalizzazione delle risorse
informatiche e di risparmi attraverso l'adozione del software libero. La
direttiva si propone dunque di recare vantaggi nella scelta dei
programmi più efficienti e convenienti, ma anche risparmi derivanti
dalla condivisione conseguente al riuso all'interno delle
amministrazioni pubbliche. L'attuazione della cosiddetta "Direttiva
Stanca per l'open source" da parte della pubblica amministrazione sarà
promossa dal Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica
Amministrazione-CNIPA, che fornirà gli adeguati supporti.

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Riferimento Commissione Europea, pagina in continuo aggiornamento:
 <http://europa.eu.int/information_society/activities/opensource/understanding/index_en.htm>

Comprende una pagina di riferimenti ad amministrazioni pubbliche che
abbiano adottato software libero e il puntatore al notevole studio FLOSS
report, giugno 2002.



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