[Discussioni] Ahahah! Folena!

Paolo Molaro lupus a debian.org
Lun 15 Mar 2004 04:16:35 CET


On 03/14/04 Alessandro Rubini wrote:
> Forse la "proprieta` collettiva dei mezzi di produzione" si avrebbe
> in un sistema in cui un organismo unico fosse demendato dallo stato
> ad gestire il diritto d'autore su tutto il software prodotto nello
> stato. Sarebbe un sistema molto vicino al socialismo reale. Quindi
> la siae e` il socialismo reale. [1]
[...]
> [1] Se qualcuno lo fa sapere a berlusconi abbiamo risolto
> il problema siae :)

Diciamogli anche che Stalin aveva il controllo dei mezzi di informazione
e abbiamo risolto anche il problema Berlusconi:-)

Nella mia esperienza dire a persone di destra che il software libero e'
di sinistra serve solo a metterle in crisi: si mettono in un angolo e si
chiedono: "Saro' mica diventato un po' comunista?" Si rendono conto che
un po' si' e si vergognano.
Piu' o meno lo stesso quando dici ad uno di sinistra che il software
libero, favorendo la concorrenza e il libero mercato, e' di destra.
Ti rispondera' che le uniche leggi a favore della libera concorrenza
e della liberalizzazione sfrenata del mercato le ha approvate la
sinistra. A quel punto anche quello si mette in un angolo e si vergogna.
Quindi, in fin dei conti, non e' una discussione molto utile da fare,
perche' le polarizzazioni di schieramento interferiscono da entrambe le
parti con un giudizio sincero.

Poi, che il sw libero sia di sinistra o destra, non ha niente a che fare
con gli schieramenti politici: un politico vota in base alle
informazioni che ha e i politici (come i giornalisti che li informano)
sono generalmente ignoranti (in parte per questioni di tempo, non si
puo' sapere tutto, in parte per pigrizia mentale). E' per questo che
i contatti con i politici vanno tenuti, per educarli, a dispetto del
qualunquismo di qualcuno. Poi io non mi sognerei di votare alle prossime
elezioni un partito perche' ha approvato una legge sul sw libero o no
(e spero lo facciano anche gli altri): ci sono questioni ben piu'
importanti e discriminanti.

Detto questo, stasera Gaber ispirava...

Qualcuno usava software libero perche' era nato in Finlandia.
Qualcuno usava software libero perche' il fratello, l'amico, 
il cugino, ... La ragazza, no.
Qualcuno usava software libero perche' vedeva gcc come una promessa, 
il kernel come una poesia, il free software come il paradiso terrestre.
Qualcuno usava software libero perche' si sentiva solo.
Qualcuno usava software libero perche' aveva iniziato a programmare su DOS.
Qualcuno usava software libero perche' il web lo esigeva, la posta
elettronica lo esigeva, il database lo esigeva, lo esigevano tutti.
Qualcuno usava software libero perche' glielo avevano detto.
Qualcuno usava software libero perche' non gli avevano detto tutto.
Qualcuno usava software libero perche' prima (prima, prima...) usava 
software proprietario.
Qualcuno usava software libero perche' aveva capito che il software
libero andava piano, ma lontano!
Qualcuno usava software libero perche' Linus Torvalds era una brava persona.
Qualcuno usava software libero perche' Bill Gates *non era* una brava persona.
Qualcuno usava software libero perche' era ricco, ma amava il popolo...
Qualcuno usava software libero perche' beveva birra e si commuoveva al 
Linux Day.
Qualcuno usava software libero perche' era cosi' ateo che aveva bisogno 
di un altro dio.
Qualcuno usava software libero perche' era cosi' affascinato dai programmatori
che voleva essere uno di loro.
Qualcuno usava software libero perche' non ne poteva piu' di fare 
il programmatore.
Qualcuno usava software libero perche' voleva l'aumento di stipendio.
Qualcuno usava software libero perche' la conquista del mondo? ... Oggi no.
Domani, forse. Ma dopodomani, sicuramente!
Qualcuno usava software libero perche' ... " la compilazione del kernel,
l'istallazione di BSD, programmare in perl, cazzo!"...
Qualcuno usava software libero per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno usava software libero perche' leggeva solo slashdot.
Qualcuno usava software libero per moda, qualcuno per principio, qualcuno 
per frustrazione.
Qualcuno usava software libero perche' voleva che tutti programmassero
software libero.
Qualcuno usava software libero perche' non conosceva chi programmava
software libero.
Qualcuno usava software libero perche' aveva scambiato il free software
con il Vangelo di Sant Ignucius.
Qualcuno usava software libero perche' era convinto di avere dietro di se'
gli utenti del software.
Qualcuno usava software libero perche' era piu' libero degli altri.
Qualcuno usava software libero perche' c'era il grande movimento
dell'Open Source.
Qualcuno usava software libero *malgrado ci fosse* il grande movimento
dell'Open Source.
Qualcuno usava software libero perche' non c'era niente di meglio.
Qualcuno usava software libero perche' abbiamo avuto i peggiori software 
gestionali d'Europa!
Qualcuno usava software libero perche' il software nella pubblica
amministrazione, peggio che da noi solo l'Uganda...
Qualcuno usava software libero perche' non ne poteva piu' di vent'anni
di virus, di spyware e di upgrade a pagamento.
Qualcuno usava software libero perche' la Microsoft, SCO, eccetera, 
eccetera, eccetera!
Qualcuno usava software libero perche' chi era contro usava software libero.
Qualcuno usava software libero perche' non sopportava piu' quella cosa 
sporca che ci ostiniamo a chiamare standard aperti!
Qualcuno, qualcuno credeva di usare software libero, e forse usava 
qualcos'altro.
Qualcuno usava software libero perche' sognava una liberta' diversa 
da quella di Eric Raymond.
Qualcuno usava software libero perche' credeva di poter usare e copiare
software solo se lo potevano fare anche gli altri.
Qualcuno usava software libero perche' aveva bisogno di una spinta verso 
qualcosa di nuovo, perche' sentiva la necessita' di una morale diversa.
Perche' forse era solo una forza, un volo, un sogno.
Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Qualcuno usava software libero perche' con accanto questo slancio ognuno
era come piu' di se stesso: era come due persone in una. Da una parte la 
personale fatica quotidiana, e dall'altra il senso di appartenenza ad una 
razza che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la vita.
No, niente rimpianti. Forse anche adesso molti hanno aperto le ali
senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici. Ma a differenza
del comunismo, l'intenzione del volo c'e' ancora e alcuni il sogno lo hanno
gia' realizzato (certo e' piu' facile usare e condividere software libero
piuttosto che risolvere i problemi del mondo:-).

lupus

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