[Discussioni] A proposito di Open source: l'opinione del ministro Stanca

Francesco Potorti` pot a softwarelibero.it
Mar 11 Maggio 2004 12:15:54 CEST


Informatica: Stanca alla Camera, "Legge Regione Toscana su open source può
limitare pluralismo e mercato"

La legge della Regione Toscana, che favorisce l'adozione di prodotti
informatici a codice sorgente aperto (open source), "ha una valenza
normativa che appare poco chiara e, ove non rettamente interpretata,
potrebbe incidere sulla par condicio dei mercati, violando così la normativa
in materia di concorrenza a danno di soluzioni di altro genere, quali quelle
dei sistemi proprietari acquisibili mediante licenze".

Lo ha sostenuto Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie,
rispondendo alla Camera ad una interrogazione dell'on. Renzo Lusetti
(Margherita, Dl-L'ulivo) che, tra l'altro, contestava l'efficacia della
direttiva sull'open source, emanata dallo stesso ministro nei mesi scorsi.

A tale proposito Stanca ha detto di "non ritenere necessario adottare atti
integrativi ed esplicativi" della iniziativa del Governo, in quanto "la
direttiva intende favorire l'utilizzo di prodotti informatici che promuovano
il pluralismo del software nella Pubblica amministrazione e, quindi, la
possibilità di scegliere soluzioni convenienti, non solo in termini
economici, sia a software proprietario che a software aperto".

In particolare, la direttiva "non fa una scelta prescrittiva, per certi
versi ideologica, per di più imbalsamata in una norma che sarebbe, con la
sua aprioristica rigidità, in contraddizione con la dinamica tipica delle
nuove tecnologie, oltre che con la libertà del mercato e della concorrenza.
Ma prospetta l'inserimento di una nuova tipologia di offerta all'interno
delle soluzioni tecniche tra cui le Pubbliche amministrazioni possono
scegliere, ampliando la gamma delle opportunità e delle possibilità in un
quadro di economicità, equilibrio, pluralismo e aperta competizione", ha
precisato Stanca.

Il ministro ha inoltre ricordato che "nella direttiva si stabilisce che le
Pubbliche amministrazioni, nelle loro scelte, 'devono tenere conto' dell'
offerta del mercato di programmi a codice sorgente aperto; si tratta,
quindi, dell'introduzione dell'obbligo di considerare sempre questa nuova
opzione. Obbligo garantito dal ruolo che ha il CNIPA-Centro Nazionale per l'
Informatica nella P.A. nell'esaminare ed esprimere un parere su tutti i
contratti della stessa P.A. centrale per la migliore scelta di tipo tecnico
ed economico, tenendo conto che quando si usa denaro pubblico per acquistare
beni e servizi bisogna perseguire l'obiettivo della massima efficienza".

Dopo aver rilevato che "è necessario che la Pubblica amministrazione,
chiamata a svolgere anche un ruolo 'sociale' nel Sistema Paese, si apra ad
innovazioni come quella rappresentata dal software a sorgente aperto", il
ministro Stanca ha concluso sottolineando che "è proprio questo che sta
avvenendo: negli ultimi due anni nella Pubblica amministrazione i tassi di
crescita di questo software sono notevolmente alti, come conferma il fatto
che l'Italia è al quarto posto nel mondo per percentuale di sviluppatori
open source(°)".

(°) - fonte: ricerca di Floss-Berlino



Roma, 10 maggio 2004

A cura dell'Ufficio Stampa
del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie



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