[Discussioni] Istituito il Deposito Legale

[Simo Sorce]

On Wed, 2004-05-12 at 09:37, Davide Dozza wrote:
> Leonardo Boselli wrote:
> > On Tue, 11 May 2004, Davide Dozza wrote:
> > 
> >>>e quindi per un prodotto scaricabile liberamente dalla rete, il cui valore
> >>
> >>Dimentichi che libero <> gratis.
> > 
> > 
> > il liberamente in questo caso voleva significare "senza oneri", e può non
> > essere libero nel senso che dici tu:
> > Se io pubblico un articolo, a mio nome, sotto copyright ma per filantropia
> > decido che chiunque può farsene una copia per uso personale, o per
> > redistribuzione purché non tocchi una virgola, e quindi lo metto in rete,
> > questo non è certo "libero" , ma rientra nel caso di cui stiamo parlando. 
> > 
> 
> Vediamo se ho capito bene o almeno la mia interpretazione e' ragionevole:
> 
> Documento free (as a beer) sotto copyright: ha un valore anche se lo 
> distribuisco gratis in quanto detentore esclusivo del diritto d'autore. 
> Sono quindi soggetto al deposito.
> 
> Documento free (as in speech) sotto copyleft: ha anch'esso un valore 
> infatti se detengo il diritto potrei decidere di sfruttare il mio lavoro 
> economicamente se c'e' qualcuno disposto a pagare. Ergo, anche questo 
> dovrebbe finire sotto istituto.
> 
> Secondo me, l'unica strada per avere un moltiplicatore = zero e' 
> diffondere i contenuti in pubblico dominio liberandoli quindi da 
> qualsiasi diritto d'autore.

Non fasciamoci la testa. In questo caso si parla chiaramente di valore
monetario. Quindi se non stabilisci tu il prezzo o lo stabilisci a 0 in
teoria paghi 0 x moltiplicatore. Il problema per come lo vedo io sorge
nel caso tu non faccia il deposito e poi la cosa "acquisti valore" imho.

Penso ad una applicazione GPL che poi qualcuno prende modifica e vuole
rivendere, ma forse in quel caso si può salvare con il deposito
dell'opera modificata.

Simo.
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Simo Sorce
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