[Discussioni] Articolo Interessante su Rekombinant
Alberto Cammozzo
mmzz a stat.unipd.it
Ven 5 Nov 2004 18:26:22 CET
On Thu, Nov 04, 2004 at 05:31:48PM +0100, Tarapia Tapioco wrote:
> Ciao mailing list Discussioni a softwarelibero.it,
>
> Tarapia Tapioco ha pensato che ti potesse interessare il seguente articolo e ha voluto inviartelo:
>
> Titolo: Sulle libertà del software libero
>
> Argomento: Lavoro Cognitivo
>
> URL: http://www.rekombinant.org/article.php?sid=2447
Mi spiace che l'articolo non riporti un email cui scrivere
una eventuale risposta: tediero' i soliti...
L'articolo si basa su un'interpretazione (opinabile)
dei sacri testi, in particolare delle 4 leggi (o dovrei
forse dire versetti :), in attesa che qualcuno scriva un
saggio sull'ermeneutica stallmaniana :-). Perdonate la facile
ironia, ma non riesco a trattenermi.
1- "in modo da aiutare il prossimo", se inteso come CONSEGUENZA,
e non come PRESUPPOSTO non entra in contraddizione con "per
qualsiasi scopo". Si considera la liberta' del software un valore
che comporta un generale beneficio, percio' non devo guardare
sistematicamente all'eticita' di ogni singola redistribuzione,
anche se ci sono codici etici separati che toccano questo tema.
Ad esempio gli exploit: un codice etico ne richiede
il rilascio temporizzato in modo da correggere il bug, senza
pregiudicare la liberta' di full-disclosure.
E' evidente che il SL puo' addirittura danneggiare qualcuno,
(non faccio nomi di "note multinazionali dei bug"[1]) altro che
aiutarlo!
La frase "in modo da aiutare il prossimo" inoltre echeggia
il processo in cui il SL e' stato definito, citando in qualche
modo la storia di FSF, che a quanto mi risulta e' profondamente
intrisa di motivazioni etiche e in generale di attenzione
alla liberta' e al benessere dell'uomo.
Non credo sia possibile interpretare "in modo da aiutare il prossimo"
come "solo se aiuta il prossimo", che effettivamente entrerebbe
in contraddizione con "per qualsiasi scopo".
2- Condivido la preoccupazione che i giudizi etici estremizzati
possano portare a integralismi e a fraintendimenti.
A mio avviso "software libero" non significa necessariamente
"software etico".
C'e' indubbiamente una componente etica o meglio una profonda
riflessione etica su presupposti e conseguenze da e per il SL,
ma non dobbiamo confondere i due elementi, come non
confondiamo "software libero" con "software gratis" anche se
spesso le due cose vanno insieme.
SL e' principalmente software ispezionabile, modificabile,
redistribuibile liberamente. Poi puo' essere tante altre cose,
tra cui anche gratis, etico, cooperativo, etc...
Tuttavia il rischio degli integralismi non e' presente solo nelle
"dottrine" con contenuti etici, ma in qualsiasi ambito in cui
si estremizzi un qualche pensiero: economico, filosofico, anche
tecnico.
3- Non ritengo verosimile (l'autore lo ritene "non certo remoto")
il rischio che qualcuno si inventi una licenza che tuteli
il "per aiutare il prossimo". In base a quali elementi Danilo Moi
ritiene probabile che cio' avvenga?
ciao
Alberto
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