[Discussioni] contro i brevetti software da inviare ai colleghi

Francesco Potorti` Potorti a isti.cnr.it
Ven 12 Nov 2004 12:43:50 CET


Questa è la lettera che, previo accordo col direttore del mio istituto,
ho inviato a tutti i miei colleghi per sollecitare la firma della
lettera aperta ai ministri competenti che si trova su
<http://brevettisoftware.it>.  La invio perché può servire di
ispirazione a quanti lavorano in ambiente informatico.  Ognuno si
ritenga libero di copiarla e farne cosa crede.

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Cari colleghi,

questo messaggio, di cui ho già parlato con il direttore, è per
sollecitare le firme di tutti i ricercatori dell'ISTI in calce ad una
lettera aperta, rivolta ai ministri competenti, affinché l'Italia
confermi la posizione già assunta in Consiglio dei Ministri Europeo, e
resista quindi alle pressioni di chi vuole introdurre in Europa i
brevetti software "all'americana".

Ho nella mia stanza (C71) o in laboratorio (C66) una copia della lettera
aperta per la firma.  La lettera partirà venerdì, in tempo per la
discussione del Consiglio che si terrà questo mese.

Ritenetemi a disposizione per una breve presentazione e per ogni
possibile approfondimento sull'argomento.

Questa  lettera  aperta  è  l'atto   più  recente  di  una  campagna  di
sensibilizzazione  politica  che nell'ultimo  anno  ha sortito  positivi
effetti,  portando il Parlamento  Europeo a  rifiutare la  direttiva che
avrebbe importato in Europa i brevetti software.

La  legislazione sul diritto  d'autore è  sufficiente per  la protezione
delle opere  e prodotti software:  essa consente agli aventi  diritto di
disporre  come  meglio  credono  dell'opera,  di  specificarne  gli  usi
consentiti, e a quali condizioni permetterne eventualmente la copia e la
modifica.   Essa permette in  particolare di  consentire tali  facoltà a
fronte di un pagamento o altro tipo di compenso.

L'istituto  brevettuale è  viceversa deleterio  nel campo  del software.
Nella  pratica commerciale e  legale, i  brevetti sono  utilizzati quasi
esclusivamente  per creare  campi minati  che ostacolino  il  passo alla
concorrenza, e lungi dall'essere un incentivo all'innovazione, nei fatti
la ostacolano.  Infatti qualunque programma non banale sfrutta centinaia
di  idee, concetti,  algoritmi  e metodi,  che  sono spesso  reinventati
indipendentemente e  la cui  creazione è continua  e vivacissima,  e che
talvolta sono brevettati o brevettabili.

La lettera aperta che vi invito a firmare si trova su
 <http://brevettisoftware.it/>			presentazione
 <http://brevettisoftware.it/appello04.html>	lettera aperta in html
 <http://brevettisoftware.it/appello04.pdf>	lettera aperta in pdf

Il sito principe per la documentazione sul'argomento, molto ampio e
approfondito, ma di non immediata lettura, è
 <http://ffii.org/>

mentre molti riferimenti e documenti, brevi e lunghi, si trovano a
 <http://www.nosoftwarepatents.com/it/m/basics/index.html>
 <http://softwarelibero.it/documentazione/brevettisw/>



Con l'occasione vi segnalo inoltre il convegno che si terrà questo
venerdì all'università di Bologna.  Il volantino si trova ad
<http://ciccio2000.altervista.org/downloads/Volantino-conf-1.pdf>.


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|    "LA DIRETTIVA EUROPEA SUI BREVETTI SOFTWARE"     |
|                                                     |
|             venerdi 12 novembre Ore 15              |
|   aula Cremona, 4° e 5° piano, Dip. di Matematica   |
|         Piazza di P.ta S.Donato 5, Bologna          |
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Durante l'ultima settimana di novembre il Consiglio dei Ministri Europeo
valutera` la proposta di direttiva sulla brevettabilita` delle innovazioni
software.

Il software e` un prodotto particolare: fa funzionare cose concrete,
ma e` un insieme di idee astratte. Istituire brevetti sul software
equivale ad istituire una proprieta` privata sul pensiero.

Dopo il voto del Parlamento Europeo dello scorso anno, che ha sancito la
non brevettabilità del software, le pressioni delle grandi lobby sembrano
spingere il Consiglio a rigettare il testo approvato.

Si discuterà del pericolo dell'introduzione dei brevetti sul software e
delle conseguenze su innovazione tecnologica, ricerca, sviluppo ed
economia.  Inoltre si parlerà delle ultime novità e di come esprimere il
proprio dissenso.

Interverranno:
- Prof. Renzo Davoli  (Universita` di Bologna)
- Dott. Ante Wessels  (FFII)

Promossa da:
- FFII - Foundation for a Free Information Infrastructure (http://ffii.org)
- Dipartimento di Scienze dell'Informazione - Universita' di Bologna
  (http://www.cs.unibo.it)
- Master in Tecnologia del Software Libero e Open Source - AlmaWeb -
  Universita' di Bologna (http://www.almaweb.unibo.it/324.dyn)
- BFSF - Bologna Free Software Forum (http://www.bfsf.it)

La conferenza sarà trasmessa in streaming all'indirizzo:
http://www.cs.unibo.it/~renzo/live

Per informazioni:
it-parl a ffii.org



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