[Discussioni] Re: Bozza di legge regionale/FVG sul SL
Carlo Strozzi
carlos a linux.it
Sab 27 Nov 2004 23:35:13 CET
On Sat, Nov 27, 2004 at 11:30:48AM +0100, Alfonso Fuggetta wrote:
>
> Su questo sono assolutamente d'accordo con te. Ma allora la questione
> diviene quella di una strategia complessiva di evoluzione dei sistemi
> informatici. E questa non può essere normata con scadenze e dictat.
Vero. Io sono convinto che non occorrano leggi "pro" sw libero, ma
sarebbe sufficiente che non vi fossero leggi "contro" (brevetti,
bollini, ecc.). Il resto viene da sè. Purtroppo le leggi "contro" in
parte già esistono, e si tenta di introdurne di nuove e sempre peggiori.
L'aspetto positivo dei tentativi (più o meno maldestri) di promulgare
leggi "pro" ha secondo me il pregio di indurre nelle forze politiche
la presa di coscienza di che cosa rappresenti oggi il sw, come settore
culturale più che non tecnologico. E di questo vi è un gran bisogno.
Carta e penna sono strumenti "tecnologici", ma hanno la peculiarità
di poter attraverso di essi esprimere qualsiasi idea o forma di
pensiero. Allo stesso modo il computer, che è un "pezzo di ferro",
grazie al sw diventa uno strumento capace di esprimere qualsiasi idea
o forma di pensiero. E tant'è infatti che si sta rapidamente sostituendo
a carta e penna, pennelli e colori, spartiti e strumenti musicali, ecc.
E` questo che conferisce al sw una natura assolutamente peculiare, ed
una valenza culturale, non in senso lato ma in senso proprio.
Mi cascano le braccia quando sento un ministro dei beni *culturali*
affermare, quasi con orgoglio, di non avere mai acceso un computer in
vita sua, quasi ad indicare una salutare "presa di distanza" da questi
"aggeggi". Credo però che lo stesso ministro se ne guarderebbe bene dal
vantarsi di non avere mai letto la divina commedia o i promessi sposi,
perchè farebbe la figura dell'analfabeta. E` per questo che, pur essendo
io un tecnico informatico da più di un quarto di secolo, ritengo che
gli aspetti culturali siano più importanti di quelli tecnologici.
Quindi ben vengano i tentativi di fare leggi "pro": difficilmente
da questi tentativi nasceranno veramente delle leggi "di senso compiuto",
ma fintanto che esisteranno leggi "contro", ben vengano questi tentativi.
> B. Chi produce il software di base che gestisce queste macchine? IBM, Bull
> (una volta), magari Sun, i grossi costruttori di server. Quasi sempre con
> software strettamente proprietario.
>
> C. Ergo, il primo target sono loro, non microsoft.
Forse sono anche loro, ma non nell'immediato, proprio perchè, come
tu dici, è con Windows che Linux è ormai in "rotta di collisione".
E se a IBM tutto sommato Linux fa comodo, almeno per ora, a Microsoft
no. E infatti un primo "assaggio" è venuto da SCO, con modalità che a
molti fanno pensare a Microsoft. E se i brevetti sw dovessero venire
introdotti nella U.E. sarà da Microsoft che partiranno le cause legali
verso aziende e grossi utenti Linux, Samba e Apache, ne puoi stare certo.
> D. Non ci sono alternative OS a questi sistemi? Se portassi all'estremo
> quello che dici, dovrei agire verso questi produttori per costringerli a
> rendere open i loro prodotti. Nel report della commissione Meo scrivevo che
> dovremmo quanto meno chiedere l'accessibilità del codice. E già questo mi
> sembra tanto.
In origine questi prodotti erano open source (anche se certo non S.L.)
Ricordo quando per aggiornare il VM/370 si installavano le patch ai
sorgenti e si ricompilava tutto.
Quando poi IBM si trovò da un lato a perdere alcune cause antitrust
e dall'altro a dover fronteggiare la concorrenza (Amdhal, ecc.)
allora iniziò a trasformare questi prodotti nei cosiddetti OCO
(Object-Code-Only), e parallelamente a "scolpire" nell'HW grosse parti
di S.O. (perchè sull'HW l'antitrust non aveva creato problemi). Il
VM/370, in particolare il CP, cominciò così a diventare parte della
"ROM" di macchina (microcode), e non più sw da caricare da un disco o da
un nastro.
Quindi se volessero rendere disponibile il codice basterebbe che
ritornassero "alle origini" :-) Cosa che ovviamente non faranno,
ma è bene sapere che un tempo era così.
> Per questo dico che serve un maggiore attenzione. Certo che dobbiamo
> garantire libertà e diritti. Ma per tutti. Io non voglio fare gli interessi
> di una parte economica contro un'altra.
Giusto. Ma d'altra parte da qualcuno bisogna pur cominciare :-)
ciao,
Carlo
--
Software Patents kill Innovation: say NO to Software Patents!
I Brevetti Software uccidono l'innovazione: di NO ai Brevetti Software!
More information about the discussioni
mailing list