[Discussioni] [URGENTE] Bozza di legge regionale/FVG sul SL
Alfonso Fuggetta
Alfonso.Fuggetta a polimi.it
Lun 29 Nov 2004 09:09:33 CET
On 29-11-2004 3:30, "Fabrizio Veutro" <fabrizio a veutro.com> wrote:
> On Sat, 27 Nov 2004 11:06:02 +0100
> Carlo Strozzi <carlos a linux.it> wrote:
>
>> Ma il punto secondo me è un'altro: in questi thread io osservo come
>> ci sia chi sostiene l'idea di sw libero come un qualche cosa di
>> dotato di valore intrinseco, e chi invece ne fa solo una questione
>> di convenienza immediata. Il secondo approccio, secondo me, è
>> perdente.
>
> Esatto. E voglio precisare che per chi, come me, vede nel SL un valore
> intrinseco, l'obiettivo non è far prevalere Linux su Windows o su un
> qualsiasi prodotto di Sun o IBM. Lo scopo è far prevelere il sw libero
> sul sw proprietario, e quindi le licenze libere su quelle
> proprietarie, in base a una scelta culturale prima che tecnologica.
> Quale sia il prodotto - sotto questo profilo - non conta, né conta chi
> ne sia il produttore. Conta solo la licenza. Quindi - aggiungo - il
> timore di favorire una "parte economica" rispetto a un'altra è fuori
> luogo in questo contesto, perchè qualunque parte economica può
> licenziare in qualsiasi modo i suoi prodotti.
Mi sembra il massimo dell'ingenuità. Che vuol dire? E' ovvio che chiunque lo
può fare. Ma è altrettanto evidente che la parte A usa questa cosa contro la
parte B e di tutte le tue motivazioni ideali se ne frega, pensando a come
sfruttare certi fenomeni per il proprio tornaconto (leggittimo, certamente).
Tra l'altro questo "conta solo la licenza" mi sembra una idealizzazione
veramente fine a se stessa. Francamente ho la sensazione che il software
libero invece di essere uno strumento per favorire l'utenza e la società
civile, corra i rischio di diventare un simbolo e un feticcio di per se
stesso. Come se avesse quasi una valenza religiosa. Io sono credente, ma
sono altre le cose in cui credo.
> In buona sostanza, il fatto che una certa PA abbia oggi questo o
> quell'altro sistema informatico, può avere al limite rilevanza per
> capire quanto tempo occorrerebbe per cambiarlo, nel caso il fornitore
> dell'attuale sistema non accetti di rilasciarlo con licenza libera. Ma
> che quella PA debba usare software libero e pretendere licenze libere
> da tutti i fornitori, domani o fra tre anni, dipende da una decisione
> che dev'essere presa, se si vuole prenderla, prescindendo totalmente
> dalle attuali circostanze tecniche. Viceversa, se si accetta che tali
> circorstanze influenzino la decisione, esse inevitabilmente si
> perpetueranno, via via accrescendo la loro influenza e rendendo la
> decisione stessa per sempre difficoltosa, se non in molti casi
> addirittura impossibile.
Mah. Ognuno si tiene le sue speranze e le sue illusioni. Io penso che a
questo mondo ci deve essere "la libertà" per chi vuole di fare software
libero e "la libertà" di fare software proprietario. E c'è il diritto di un
utente di essere tutelato indipendentemente dal fatto che il software sia
libero o proprietario.
Il resto continua ad essere una battaglia ideologica, che fa sprecare
energie e intelligenze, trascurando questioni più critiche.
Ma al mondo tutti sono liberi di pensare e fare quello che credono.
Alfonso
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