[Discussioni] LinuxWorldExpo: a proposito della cantina.

Stefano Maffulli smaffulli a gmail.com
Mar 28 Set 2004 19:33:39 CEST


Saluti a tutti,

completato il LWE devo prima di tutto complimentarmi con chi è
allenato a resistere a 3 giorni così intensi :)

Tutto sommato, comunque, il bilancio per la FSFE è stato positivo:
buoni contatti, buon ritorno di pubblico e di donazioni.

I LUG erano rappresentati da Openlabs di Milano.  Il Sources Switch
(il 'centro di coordinamento delle comunità del sw libero in italia)
ha curato spazi molto interessanti e dai contenuti originali (come
l'intervento del prof. Fuggetta, di Danilo Giaquinto della Rete
dell'Open Source nella PA o di Antonio Gallo di ILS).

On Sat, 25 Sep 2004 17:10:47 +0200, Michele Sciabarra'
<msciab a eprometeus.com> wrote:
> [...]  I dettagli qui:
>
>         http://michele.sciabarra.com/page/LeScuseDelLinuxWorldExpo

Qui leggo:

      "Chi è venuto a Milano al Linux World avrà notato che le organizzazioni
       non profit (per esempio, la Free Software Foundation, il Progetto
       Lazzaro, OpenLabs, etc)"

Tale frase non rende giustizia l'accostamento tra FSFE (nel testo
dimentichi Europe) e  il 'progetto Lazzaro'.  Se c'è una critica forte
da muovere verso l'organizzazione del LWE è quella di aver inserito
enti for-profit tra i non-profit.

Il progetto Lazzaro è un'iniziativa totalmente for-profit, con tanto
di convenzioni economiche con il MIUR, gestita da Didasca (stesso nome
sia per l'associazione culturale che per la srl, che anche se non
volutamente ambigua certo confonde).

Domanda: LTSP è finanziato da Didasca srl?  ECDL libre è finanziato da
Didasca srl? OOo o PLIO ricevono contributi da Didasca srl?  Il
'Courseware' per ECDL è libero?

Invitiamo il prof Carugo a renderlo tale, mostrandoci con i fatti
l'impegno a fianco delle associazioni e delle organizzazioni non
profit, anziché presentarsi nell'area .org con iniziative che non
hanno nulla di libero, ma godono dell'ospitalità gratuita
dell'organizzazione, che a noi, che da anni lavoriamo, è costata
impegno e fatica.

La dimostrazione che l'organizzazione del LWE è giovane si è vista
proprio dall'aver accettato Didasca tra gli enti non profit.

Non ho problemi con chi fa soldi appoggiandosi al progetto GNU e alla
sua comunità, ma ciò che è assolutamente intollerabile è la confusione
tra ciò che è attività commerciale e ciò che non è.

Chiedo quindi a tutti i LUG impegnati nell'organizzazione del prossimo
Linuxday di evitare di regalare spazi commerciali alle aziende che
rifiuteranno di distinguere le attività che svolgono con e per la
comunità e quelle che invece svolgono aldifuori dei nostri valori.
Per esempio, se SUN vuole avere uno spazio (come accaduto a Milano
l'anno scorso) che venga a parlarci dei suoi investimenti in GNOME,
del suo OOo; e che gli sia chiaramente impedito di portare demo di
JDS e StarOffice!  IBM venga a parlarci di come sviluppa gcc o
contribuisce a samba; e non ci faccia vedere WebSphere.  Altrimenti
che vadano a SMAU, dove i costi sono radicalmente diversi.

Difendiamoci i nostri spazi.
stef



More information about the discussioni mailing list