[Discussioni] Bittorrent & Fastweb
Simo Sorce
simo a softwarelibero.it
Mer 14 Dic 2005 13:25:23 CET
On Wed, 2005-12-14 at 12:22 +0100, Stefano Quintarelli wrote:
> si, lo ha fatto spesso.
>
> e' previsto anche nello statuto
e soprattutto è previsto nei contratti di poter filtrare gli utenti come
pare a loro.
> pero' qui tecnicamente non c'e' pubblicità ingannevole.
Io la penso diversamente, Internet per definizione è la collezione di
computer che ha un indirizzo IP pubblico e ruotabile, raggiungibile da
ogni altro host della rete, chi non soddisfa queste caratteristiche non
può dirsi parte di Internet.
Le reti NAT-tate invece non sono altro che reti private (intranet) in
qualche modo collegate ad Internet.
Se io non ho un indirizzo pubblico, NON posso inter-connettermi ad
internet. Sono solo uno spettatore non un partecipante.
> c'e' scritto a chiare lettere che se vuoi un IP pubblico lo devi pagare a
> parte, ovvero di base hai un indirizzo IP privato.
Questo non vuol dire nulla, e la gente normale non capisce questa cosa,
la capisce solo un tecnico.
Per questo parlo di pubblicità ingannevole, ti dicono "Internet veloce",
"Internet qua e Internet la", ma non è Internet in primis. È una megaLan
privata interconnessa con internet per mezzo di una serie di host
connessi sia ad internet che alla intranet di fastweb e che fanno da
ponte, con ovvie e notevoli limitazioni.
> e' cosi' anche per tutti gli operatori cellulari.
Il fatto che molti seguano l'esempio non lo rende diverso.
Se ti dessero una linea telefonica con un numero di telefono privato
utilizzabile solo all'interno di quella rete con il quale tu puoi
raggiungere la rete telefonica pubblica ma la rete telefonica pubblica
non può raggiungere te, pensi che sarebbe coretto e non ingannevole
pubblicizzarlo come servizio telefonico al pari di quello di telecom e
altri operatori ? Io penso di no. Penso che la pubblicità in questo caso
dovrebbe spiegare bene questa differenza. E bada bene che i centralini
privati con numeri non ruotabili esistono da sempre (alberghi, aziende,
ecc..). Insomma è solo una questione di chiarezza.
> che poi sia contrario allo spirito di Internet, sono d'accordo.
Non è contrario allo spirito i Internet, non è Internet, è solo una
intranet bella grossa con dei gateway verso Internet.
> che Internet si stia chiudendo, sono d'accordo.
Internet non può essere "chiusa", sono gli operatori che spacciano per
Internet ciò che internet non è. È una cosa diversa.
Se nella pubblicità dicessero: "per connetterti alla rete Fastweb paghi
X, per connetterti a Internet invece di Y" sarebbe un'altra cosa.
Ma è proprio giocando sugli equivoci che si fanno le pubblicità
ingannevoli e si vendono fischi per fiaschi.
Fino ad ora una buona massa di utenti si è accontentata di fare da
spettatore, abituati come sono alla televisione. Ma è proprio adesso che
finalmente si cominciano a scoprire le potenzialità di una rete
interconnessa (potenzialità che una rete non interconnessa e quindi non
parte di Internet come quella di FastWeb non permette sul nascere) per
esempio con il VoIP. È chiaro che il VoIP è una minaccia bella forte per
le compagnie telefoniche tradizionali (e anche per Fastweb) e non è una
sorpresa che stiano cercando di fare di tutto per evitare che il VoIP
vero quello p2p e che utilizza la rete pubblica diventi inattuabile
finanche demonizzandolo e criminalizzandolo (al pari delle reti WiFi).
Per cui è proprio in un momento come questo che bisognerebbe fare
chiarezza dando pane al pane e vino al vino.
Internet vuol dire poter comunicare liberamente 1 a 1, senza
intermediari*, con tutto quello che questo comporta. Le reti intranet
sono un'altra cosa.
> il caso di TI in questa direzione e' assai + rilevante, questa sta
> sollecitando un cambiamento di regole che le consentano legalmente di
> chiudere Internet.
Puoi dare qualche puntatore o qualche spiegazione?
Quale cambiamento di regole? Cosa vuol dire "chiudere Internet
legalmente" ?
Ciao,
Simo.
*è chiaro che ti serve un carrier che ruoti i pacchetti, ma questo deve
essere solo un trasporto non qualcosa che si interpone alla
comunicazione diretta, può anche offrirsi come intermediario (per
facilitare le cose), ma non deve essere obbligatoriamente tale.
--
Software Libero ... e sai cosa bevi.
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