Rv: [Discussioni] L'espresso sul "copyleft"

Francesco Potorti` pot a potorti.it
Mer 16 Feb 2005 09:59:34 CET


Giacomo Cosenza:
>Sara' anche vero che chi paga puo' fare cio' che vuole, ma se ogni
>volta che si parla di giornalisti li insultiamo invece di educarli 

Non mi piace questo "noi", così non mi piace il "voi" che tanta gente
nuova della lista usa per rivolgersi ai frequentatori, implicitamente
ritenendoli una mente unica.

Nel caso particolare, c'è stato un unico insulto, "che schifo questa
gente", lungo mezza riga, scritto da una sola persona (Franco Vite) e
che concludeva una serie di argomentazioni fattuali.

Queste argomentazioni sono state sviscerate ed ampliate da interventi
successivi, nessuno dei quali ha reiterato l'insulto.  Quindi in tutta
la discussione, comn una decina di protagonisti, c'è stato un singolo
insulto e molte argomentazioni.

Eppure «li insultiamo».  Ecco, è questa disattenzione ai fatti che non
mi piace, né nell'articolo in questione né nei commenti che qui in lista
vogliono stemperare le critiche.

>pochi gionalisti che potrebbero essere interessati ad approfondire la
>questione li terrorizziamo con i nostri "distinguo", per usare un
>eufemismo

Se usi un eufemismo significa che tu non lo ritieni neanche un
distinguo, ma solo una questione di lana caprina, se ho capito bene.

Invece il fatto che copyleft non sia la copia gratuita secondo me è di
grande importanza.  A maggior ragione se nel titolo di un articolo si
cita il copyleft, e nel corpo dell'articolo non c'è alcun accenno a che
cosa sia, né alcun indizio che il giornalista si sia posto il problema.

>prendersi insulti pubblici per non avere colto la differenza tra
>copyleft e copia gratuita 

Ripeto, questa differenza è di grande importanza, secondo me.



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