Rv: [Discussioni] L'espresso sul "copyleft"

Michele Sciabarra' msciab a eprometeus.com
Mer 16 Feb 2005 11:54:05 CET


>"che schifo questa gente" non è un insulto, ma la descrizione sintetica 
>delle mie sensazioni il 99,99% delle volte che leggo un articolo della 
>stampa "mainstream" su software libero & C.
>
>articoli di gente, tengo a (ri)sottolinearlo, che fa per /professione/ 
>il giornalista e non si premura minimamente di fare una semplice 
>ricerca documentaria quando si mette a parlare di cose che conosce poco 
>o per nulla.
>
>la conseguenza è che fa un lavoro "schifoso" (vedi: "brutto", "fatto 
>malamente", "poco serio").
>
>non mi sono espresso sul perché di questi "schifosi" risultati, ma 
>possono essere sostanzialmente due:
>
>1) la conferma di quanto sopra: il 99,99% di questi "professionisti" fa 
>male ("schifosamente") il proprio lavoro per inadeguatezza (ignoranza? 
>impreparazione? noncuranza? superficialità? tutte queste cose messe 
>insieme? altro?);
>
>2) questi "professionisti" scrivono queste "schifezze" in malafede.
>  
>
Io non sono un giornalista professionista (non sono nemmeno iscritto 
come pubblicista) ma ho scritto molto
(diciamo "per hobby" ma forse un po' di più) e quindi conosco molto bene 
il mondo dell'editoria.

Ebbene, spesso i cosidetti giornalisi ricevono le istruzioni per fare un 
pezzo pressappoco in questo modo
"ore 12.30: ago, ci serve un pezzo per impaginare la rivista per le 
14.00, scrivimelo". E DEVE arrivare... quello che arriva si stampa.

Lasciamo perdere dettagli sul fatto che molto spesso le riviste NON 
pagano i pezzi, e che i redattori
(che ricevono uno stipendio diciamo "normale") non vengono pagati per 
scrivere ma si trovano a doverlo fare, appunto
perché il pubblicista che fa lo stage è malato oppure perché è saltata 
una pubblicità e c'è un buco da riempire all'ultimo minuto.

La realtà? La realtà è che l'industria editoriale italiana è una 
industria con margini risicatissimi che taglia dove può, e sulla qualità 
si è già tagliato
alla radice... visto che in italia le riviste sono più o meno tutte alla 
canna del gas e stanno in piedi spesso più per ragioni politiche che altro.
E in quanto ai redattori dei siti web che ricavano proventi della 
pubblicità online... abbiamo voglia di raccontare barzellette new-economy?

Tutto questo per avere un quadro più chiaro del perchè si fa un lavoro 
"schifoso" in campo editoriale IN ITALIA.





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