[Discussioni] Re: Raccomandate via Office (TM) Tratto da Zeus News di Anno VII- numero 668 - 27 Luglio 2005 di Michele Bottari

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Gio 28 Lug 2005 08:49:19 CEST


Giacomo Cosenza Scrive: 

> 
> On Jul 28, 2005, at 12:23 AM, Nicola A. Grossi wrote: 
> 
>> Calogero Kalos Bonasia Scrive: 
>> 
>>> Alle 20:12, mercoledì 27 luglio 2005, Snowolf ha scritto: 
>>> 
>>>> Appoggio appieno l'idea di Giacomo, anche se dubito che possa  servire
>>>> a qualcosa.
>>>> Poste Italiane si trova in una situazione di monopolio, in cui può
>>>> imporre la propria volontà ai consumatori. 
>>>> 
>> 
>> Teoricamente Telecom Italia potrebbe fare assistenza anche per Linux:
>> sono parecchie le persone che rinunciano a Linux perché non  riescono a 
>> navigare con l'adsl.
>> Con "Vola con Internet" un sacco di persone si sono beccate una  versione 
>> (buggata?) di Mandrake (per un utente medio: impossibile  usare l'adsl, 
>> difficile masterizzare... e soprattutto *nessun cd  con cui provare a 
>> fare funzionare il sistema*: OS installato ai  minimi termini ma nessun 
>> cd a disposizione), e poi sono  sistematicamente passate a Windows (su 
>> consiglio anche dei  rivenditori).
> Telecom italia e' quasi completamente privata in senso italiano e  quasi 
> completamente pubblica in senso anglosassone. Nell'accezione  italiana di 
> privato, puo' e deve fare cio' che vuole. Nell'accezione  anglosassone di 
> pubblica, ossia come societa' per azioni quotata in  borsa, ha degli 
> obblighi, primi tra tutti  verso gli azionisti. In  particolare vanno 
> protetti i diritti dei piccoli azionisti. 
> 
> Pero', ai suoi clienti gli puo' offrire cio' che vuole, nel rispetto  
> delle leggi in generali e dell'anti-trust in particolare.
 

Nel caso di Telecom non è una questione di pubblico o privato (anche se 
potremmo discutere su questo aspetto) ma di monopolio di fatto (mettere 
sullo stesso piano operatore notificato ed operatori licenziatari è, secondo 
me, un errore):
Telecom ha "ereditato" una rete che *gli italiani* anno pagato e questa rete 
è la base con cui Telecom esercita il suo monopolio di fatto, constringendo 
[1] i concorrenti ad affittare quella rete. 

[1] Anche perché il WLL, complice lo Stato, non può aprire il mercato con la 
regolamentazione attuale delle frequenze. Per cui o fai come Fastweb e porti 
tu la fibra (logicamente non in tutta Italia) o ti troverai sempre in una 
posizione di svantaggio (e svantaggio significa anche servizi meno 
efficienti: libero, tiscali... quante proteste si sono beccati per l'adsl lo 
sa solo il cielo). 

Quanto al rapporto tra Telecom e AGCM-AGCOM meglio stendere un velo pietoso. 

 

>> Quanto a Poste Italiane: la misura della considerazione che la  società 
>> civile ha per i formati aperti è rappresentata da tutte  quelle 
>> associazioni di consumatori che hanno sottoscritto la Carta  della 
>> Qualità (che ignora qualsiasi problema concernente i formati,  i sistemi 
>> operativi...).
>> Non credo che le Poste vogliano favorire i formati proprietari:
>> li fate troppo furbi.
> I processi non si fanno mai alle intenzioni, ma ai fatti. Non e'  
> questione di essere piu' o meno scaltri. E' una questione di  violazione 
> della Costituzione Italiana che sancisce l'obbligo, per lo  Stato e per 
> chi Lo serve, di non fare discriminazioni sui suoi  Cittadini, neppure di 
> censo necessario per comprarsi Microsoft Office.

Purtroppo con la Costituzione in mano vai poco lontano in questo paese.
Ma è giusto tenerla sempre davanti agli occhi. 

 

> Flavia ha ragione da vendere a ritenere la cosa molto grave, ma credo  che 
> la gravita' non stia solo nella violazione di norme e linee guida  
> sull'accessibilita' e la non discriminiazione dell'open source nella  
> pubblica amministrazione. Qui si sta discriminando chi ha i soldi per  
> comprarsi Microsoft Office da quelli che quei soldi non li ha, dove  quel 
> chi e' puo' essere un cittadino, ma anche un'azienda, un altro  ente 
> pubblico, locale o centralizzato.

Sono d'accordo. E aggiungo che Linux lo trovi gratis mentre Windows lo paghi 
sempre. E' logico che l'assistenza, l'accessibilità e quant'altro vada in 
una sola direzione. Ma dipende anche dalla quantità di utenti che usano un 
certo OS. Ecco perché ti dicevo: se Telecom facesse assistenza a Linux forse 
le Poste prenderebbero in considerazione anche i formati aperti. Sono due 
fenomeni collegati (un esempio di fenomeni collegati). 

 

>> Pensate che per anni ho approfittato di un bug contenuto nelle  
>> condizioni del servizio Posta Celere per farmi sistematicamente  
>> rimborsare il costo delle spedizioni:
>> inviavo il venerdì, la consegna avveniva il lunedì e siccome non si  
>> specificava *giorni lavorativi* (mentre *altrove era specificato*)  la 
>> domenica veniva contata e scattava il rimborso per ritardo nella  
>> consegna.
>> Ci sono voluti anni prima che le mie vittoriose lettere di reclamo  
>> facessero capire alla direzione che era il caso di aggiornare le  
>> condizioni di servizio.
> Hai sfruttato un baco noto a pochi un servizio pubblico  per il tuo  
> interesse personale, quando invece avresti potuto scrivere una  lettera 
> alle Poste per descrivergli il baco riscontrato.
 

L'ho fatto, Mimmo, l'ho fatto. E se proprio vuoi saperlo quei soldi li ho 
dati in beneficenza. Quindi, niente morale, grazie (anche perché nessuno di 
noi è un angelo). 

 


Saluti,
n.a.g. 





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