[Discussioni] Riuso nelle PA - propoosta di licenza
Simone Piccardi
piccardi a softwarelibero.it
Ven 11 Mar 2005 13:52:01 CET
Alberto Cammozzo wrote:
> Va, bene, certo. Condivido l'osservazione. Non mi pare pero' che
> questo basti per liquidare la faccenda. Credo che dovremmo
> interessarci di quello che le PA cercano di fare per condividere
> il loro codice, e valutarlo anche criticamente per eventualmente
> offrire la nostra esperienza in materia.
Non intendevo liquidare la faccenda, tutt'altro. La brevita` era dovuta
alla fretta... La cosa mi interessa eccome, solo che credo che ci sia un
vizio di fondo. Da quel che vedo le PA pensano al riutilizzo nei soli ed
esclusivi termini di un *loro* riutilizzo, e quello ne e` un esempio
concreto.
Questo secondo me e` un approccio sbagliato, il software sviluppato
dalle pubbliche amministrazioni e` sviluppato con soldi pubblici. Per
questo non ritengo corretto che venga da loro "privatizzato" (o meglio
proprietarizzato). Il fatto che il proprietario sia la PA non e` che un
cambiamento relativo rispetto al fatto che lo sia una singola impresa.
Certo e` un po' meglio, ma chiaramente, come fatto notare anche da Simo,
taglia fuori completamente l'uso di software copleft (GPL in primis), e
chi sviluppa ed usa solo software libero. Per essere chiari, se dovessi
produrre del software con quella licenza non potrei usare nessuna parte
che sia GPL.
> C'e' un immenso patrimonio di codice che puo' essere reso
> fruibile, grazie ad un riuso fatto bene. Non possiamo limitarci
> a valutare frettolosamente tutto secondo un metro : "se e' libero
> mi interessa, altrimenti no".
Come dicevo prima il punto non e` che non interessa. Ma proprio
nell'ottica del riutilizzo credo che sia profondamente sbagliato,
perche' taglia fuori automaticamente dal riutilizzo da parte di chi
pubblica amministrazione non e`. E credo sia miope fare questa scelta.
Ancora non riesco a capire cosa hanno da perdere le pubbliche
amministrazioni nel mettere semplicemente il codice a disposizione di
tutti.
Se vogliono garantirsi che non ci se ne approfitti per proprietarizzare
quello che e` stato prodotto con soldi pubblici (e credo che questo vada
fatto) basta usare il copyleft generico. In questo modo si avrebbero
indietro eventuali sviluppi prodotti da usi (commerciali e non) del
software da loro prodotto fatti al loro esterno.
E` vero che niente assicura che detti sviluppi possano esserci, ma in
questo modo *e` certo* che non ci saranno. Dato che non c'e` nessuna
perdita ed un possibile guadagno, francamente continuo a ritenere questo
approccio miope e contoproducente proprio sul piano del riuso
Ciao
Simone
--
As.| Simone Piccardi - KeyID:2A972F9D - JabberID:simone a jabber.linux.it
So.| http://firenze.linux.it/~piccardi - http://www.softwarelibero.it
Li.| Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
M. K. Ghandi
More information about the discussioni
mailing list