Elezioni: opinioni dei partiti [WAS: Re: [Discussioni] i radicali afavore di una regolamentazione di DRM e TC]
Flavia Marzano
marzano a cibernet.it
Sab 1 Apr 2006 09:17:22 CEST
----- Original Message -----
From: "Davide Alberani" <alberanid a libero.it>
To: <discussioni a softwarelibero.it>
Sent: Friday, March 31, 2006 2:15 PM
Subject: Elezioni: opinioni dei partiti [WAS: Re: [Discussioni] i radicali
afavore di una regolamentazione di DRM e TC]
> On Mar 31, "Nicola A. Grossi" <k2 a larivoluzione.it> wrote:
>
>> http://www.rosanelpugno.it/wiki/index.php/Regolamentazione_dei_DRM
>
> Onestamente non ho capito quanto questo Wiki faccia testo, come
> programma.
>
> Ad ogni modo, qualche giorno fa avevo iniziato a raccogliere
> informazioni su come i vari partiti approciano il software libero e
> temi quali i brevetti software ed il diritto d'autore.
>
> Premetto che mi sono scoraggiato molto in fretta, ho raccolto solo questi:
> - Rosa Nel Pugno; il punto 13 del programma:
> http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/programma
> e il gia` citato wiki:
> http://www.rosanelpugno.it/wiki/index.php/Wiki_nel_pugno
>
> - DS; una (vecchia?) pagina con qualche articolo su software libero
> e diritto d'autore:
> http://www.dsonline.it/aree/diritto_autore/index.asp
>
> - L'Unione; nel programma:
> http://www.dsonline.it/allegatidef/programma_def_unione31307.pdf
> accenni all'uso di sw open source per la PA nel paragrafo
> "i vantaggi dell'informatizzazione".
> In "i nuovi media e l'innovazione" si parla di nuove forme di
> tutela per la proprieta` intellettuale, conciliandola con i
> diritti degli utenti.
>
> Avevo cercato (senza troppo impegno, mi sa) anche le opinioni di
> Forza Italia e Rifondazione Comunista, senza trovare nulla.
>
> Se qualcuno avesse informazioni anche su altri partiti, potrebbe
> essere interessante riportarli qui.
Altri due:
DS
10 punti per l'Italia digitale
http://www.beatricemagnolfi.it/wp/wp-content/uploads/10punti.pdf:
Nono punto: "L' Open Source: una scelta a favore dello sviluppo e del
capitale umano".
L'interesse che si è venuto a manifestare sul tema dell'Open Source Software
(OSS) in questi ultimi anni è notevole. Il mercato dei servizi su queste
modalità di sviluppo sta concretamente diventando competitivo rispetto ai
prodotti tradizionali, mentre le competenze professionali e tecnologiche che
vengono sviluppate su quest'area stanno sempre più uscendo dal confine dei
paesi tradizionalmente leader nella tecnologia per arrivare all'Europa, ai
paesi emergenti, all'est europeo. Grandi imprese internazionali stanno
mettendo a disposizione della comunità Open Source decine di brevetti, nella
consapevolezza che solo in questo modo si può sviluppare adeguatamente il
mercato.
L'Unione Europea, fino dal documento eEurope del giugno 2000, ha dato un
chiaro indirizzo verso l'utilizzo del software OS, a partire dalla Pubblica
Amministrazione e nel 2003 la Commissione Europea ha incoraggiato
esplicitamente l'uso dell' OSS.
Molti paesi europei, dalla Spagna alla Germania, dalla Francia al Regno
Unito, stanno investendo in modo consistente sull'OSS non solo per sfruttare
tecnologie che non determinino dipendenza dai costi di licenza, ma
soprattutto perché considerano l'Open Source una grande opportunità
strategica per il paese. È importante, tuttavia, che in questo ambito si
esca da un approccio semplicemente ideologico, ponendo al centro lo sviluppo
del sistema e del capitale umano.
L'OSS può essere l'occasione per sviluppare un mercato nazionale del
software valorizzando il know-how dei nostri professionisti.
Il vantaggio fondamentale dell'utilizzo dell'OSS, da parte di un paese che
vuole aumentare la propria competitività, non è la semplice riduzione dei
costi, ma il trasferimento delle risorse dalle licenze d'uso allo sviluppo
delle competenze, che è un tema centrale nella società della conoscenza.
Per questo, sia pure nel rispetto della neutralità tecnologica, occorre:
- considerare l'approccio OSS come fattore premiante nelle gare pubbliche e
nei progetti di e-government.
- favorire l'adozione di tecnologie OSS nelle grandi reti pubbliche (scuola,
università, ricerca).
È necessario che anche in questo settore, l'Italia dia un contributo più
rilevante al dibattito in sede internazionale, in linea con le posizioni
prese dal gruppo dei socialisti europei sulla brevettabilità del software.
COMUNISTI ITALIANI
http://www.pdci-europa.org/fks/ Gruppo di lavoro Nazionale del PdCI per il
Libero Sapere
Flavia
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