[Discussioni] Fwd: Traduzione in italiano della consultazione sulla futura politica dei brevetti in Europa
Daniele Menozzi
menoz a ngi.it
Mar 4 Apr 2006 10:54:44 CEST
Ciao a tutti, ho appena ricevuto (come molti di voi, penso) la traduzione
(insperata) del doc in oggetto!
Vi allego un txt contenente il testo (momentaneamente non ho un server web sul quale
postare il documento), sperando possa essere utile.
Ciao!
Menoz
----- Forwarded message from Celine.SIMONIN a cec.eu.int -----
Subject: Traduzione in italiano della consultazione sulla futura politica
dei brevetti in Europa
From: Celine.SIMONIN a cec.eu.int
Date: Tue, 4 Apr 2006 10:47:44 +0200
To: menoz a XXX.it
X-Mailer: Internet Mail Service (5.5.2657.72)
Si prega di trovare in allegato la traduzione in italiano della
consultazione sulla futura politica dei brevetti in Europa. Siamo altresì
lieti di informarvi che la scadenza per l'invio delle risposte alla
consultazione é stata riportata al 12 aprile 2006.
Con i più cordiali saluti,
Céline Simonin
European Commission
DG Internal Market and Services
Unit D2 - Industrial Property
C-100 05/25, European Commission, B-1049 Brussels
+ 32 2 29 86875
celine.simonin a cec.eu.int
-----Original Message-----
From: Daniele Menozzi [mailto:menoz a XXX.it]
Sent: Saturday, March 18, 2006 12:44 AM
To: PIESIEWICZ Grazyna (MARKT)
Subject: Italian translation of an important document
Can i have an Italian translation of the
Consultation on future patent policy in Europe ?
I don't find it here:
http://europa.eu.int/comm/internal_market/indprop/patent/consultation_en.htm
Thanks and Regards,
Daniele Menozzi
(Italy)
--
Free Software Enthusiast
Debian Powered Linux User #332564
http://menoz.homelinux.org
----- End forwarded message -----
--
Free Software Enthusiast
Debian Powered Linux User #332564
http://menoz.homelinux.org
-------------- parte successiva --------------
IT
PATSTRAT
+-----------------------------------------------------------------------------+
| |COMMISSIONE EUROPEA |
| |DG Mercato interno e servizi |
| | |
| |Economia basata sulla conoscenza |
| |Proprietà industriale |
+-----------------------------------------------------------------------------+
Bruxelles, 9.1.2006
Questionario
sul sistema brevettuale in Europa
INTRODUZIONE
Il settore dei diritti di proprietà intellettuale è stato individuato come una
delle sette iniziative intersettoriali per la nuova politica industriale
dell'Unione delineata nella comunicazione della Commissione pubblicata il 5
ottobre 2005. Stimolare la crescita e l'innovazione significa migliorare le
condizioni generali per l'industria, che comprendono un sistema dei diritti di
proprietà intellettuale efficace. Nel 1997 la Commissione ha lanciato l'idea di
un brevetto comunitario nel libro verde per promuovere l'innovazione. Tale
proposito è stato accolto dai capi di Stato e di governo nelle conclusioni del
Consiglio europeo di Lisbona del marzo del 2000, in cui si auspicava
l'istituzione di un brevetto comunitario entro la fine del 2001. Nonostante la
proposta di un brevetto comunitario, che stabilisca un sistema unitario di
protezione tramite il brevetto per il mercato unico, sia formalmente all'esame
del Consiglio dal 2000, non è stato ancora raggiunto un accordo globale. La
Commissione resta convinta che un brevetto comunitario dai costi accettabili
offrirebbe grandissimi vantaggi alle imprese: disporre di un regime di brevetti
efficace all'interno dell'UE è un dovere nei confronti delle industrie, degli
investitori e dei ricercatori. Il commissario McCreevy ha manifestato
l'intenzione di compiere un ultimo sforzo per l'adozione della proposta durante
il suo mandato. Fino a quando i tempi e le condizioni non saranno maturi per
tale sforzo, tale periodo transitorio deve essere usato per raccogliere i
pareri delle parti interessate su un sistema dei diritti di proprietà
intellettuale efficace all'interno dell'UE.
Pertanto si invitano le parti interessate a prendere posizione sul sistema
brevettuale in Europa e sugli eventuali cambiamenti necessari al fine di
migliorare l'innovazione e la competitività, la crescita e l'occupazione in
un'economia basata sulla conoscenza.
Si tenga presente che questo processo di consultazione riguarda in particolare
il quadro normativo generale. Le misure di accompagnamento, quali
l'informazione, la sensibilizzazione o la formazione di sostegno, esulano
dall'ambito della presente consultazione.
Il documento che segue contiene una serie di domande. Vi invitiamo a rispondere
alle domande nel modo più dettagliato possibile. Vi invitiamo inoltre a fornire
elementi di prova e statistiche.
In base alle risposte la Commissione organizzerà un'audizione a Bruxelles
all'inizio dell'estate 2006.
Questa consultazione aperta a tutti e si concluderà il 31 marzo 2006.
I servizi della Commissione pubblicheranno una relazione sui risultati di tale
consultazione, che sarà disponibile sul sito Internet della DG Mercato interno
e servizi.
Vi preghiamo di inviare una e-mail a:
Markt-D2-patentstrategy a cec.eu.int
o mandare la risposta a:
Sig. Erik Nooteboom
Capo unità
Unità Proprietà industriale
DG Mercato interno e servizi
Commissione europea
1049 Bruxelles
Belgio
DICHIARAZIONE SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
Il rifiuto del proprio consenso alla pubblicazione, insieme alla risposta, dei
propri dati personali o dei dati relativi alla propria organizzazione deve
essere espresso.
I recapiti forniti dalle parti interessate ci consentono di contattarle per
richiedere eventuali chiarimenti sulle informazioni fornite.
La risposta a questa consultazione autorizza automaticamente la Commissione a
pubblicare il contributo fornito a meno che l'interessato non neghi
esplicitamente il proprio consenso alla pubblicazione. La Commissione tutela la
privacy degli utenti e le informazioni sulla politica di protezione dei dati
personali possono essere consultate alla pagina:
http://europa.eu.int/geninfo/legal_notices_en.htm#personaldata
Per ulteriori informazioni vi preghiamo di contattare la sig.ra Grazya
PIESIEWICZ al seguente indirizzo grazyna.piesiewicz a cec.eu.int o al numero
telefonico +32.2.298.01.24.
Sezione 1 - Principi e caratteristiche principali del sistema brevettuale
Il concetto alla base del sistema brevettuale è che dovrebbe essere usato dalle
imprese e dagli organismi di ricerca allo scopo di sostenere l'innovazione, la
crescita e la qualità della vita a beneficio di ogni individuo nella società.
Sostanzialmente, i diritti temporanei conferiti dal brevetto offrono a
un'azienda un margine di manovra nel mercato per recuperare gli investimenti
nel settore della ricerca e dello sviluppo che hanno portato all'invenzione
brevettata. Inoltre il brevetto consente agli organismi di ricerca che non
svolgono attività di sfruttamento di trarre vantaggio dai risultati delle
attività di R&S. Tuttavia il sistema brevettuale, per risultare interessante
per gli utenti e per avere il sostegno continuo di tutti i settori della
società, deve avere le seguenti caratteristiche:
* norme sostanziali chiare, relative a ciò che può e non può essere coperto
dai brevetti e che stabiliscano un equilibrio tra gli interessi dei
titolari dei diritti e gli obiettivi generali del sistema brevettuale;
* procedure trasparenti, economicamente convenienti e accessibili per il
conseguimento di un brevetto;
* risoluzione delle controversie prevedibile, rapida e poco costosa tra i
titolari dei diritti e i terzi.
* considerazione di altri interessi generali come la concorrenza (antitrust),
l'etica, l'ambiente, la salute, l'accesso all'informazione, per garantire
l'efficacia e la credibilità del sistema all'interno della società.
1.1 Siete d'accordo sul fatto che queste siano le caratteristiche di base del
sistema brevettuale?
1.2 Ci sono altre caratteristiche che ritenete importanti?
1.3 Come può la Comunità tenere in maggior conto l'interesse pubblico più
generale nello sviluppo della sua politica sui brevetti?
Sezione 2 - Il brevetto comunitario come priorità dell'UE
Le proposte della Commissione per un brevetto comunitario sono in discussione
dal 2000 e hanno raggiunto una tappa importante con l'adozione di un approccio
politico comune nel marzo del 2003 [http://register.consilium.eu.int/pdf/en/03/
st07/st07159en03.pdf; si veda anche http://europa.eu.int/comm/internal_market/
en/indprop/patent/docs/2003-03-patent-costs_en.pdf]. Il disaccordo
sull'effettiva efficacia delle traduzioni è una delle ragioni per cui non si è
ancora raggiunto un accordo definitivo sul regolamento comunitario sui
brevetti. Il brevetto comunitario conferisce un valore aggiunto all'industria
europea nel quadro dell'agenda di Lisbona. Offre un brevetto unitario,
economicamente accessibile e competitivo e una maggiore certezza del diritto
attraverso una giurisdizione comunitaria unificata. Inoltre contribuisce a una
più forte posizione dell'UE nei consessi internazionali e prevederebbe
l'adesione comunitaria alla convenzione sul brevetto europeo (CBE). Dai calcoli
basati sull'approccio politico comune sembrerebbe che un brevetto comunitario
sarebbe disponibile per l'intera UE approssimativamente allo stesso costo della
protezione brevettuale prevista dal sistema brevettuale europeo attuale che si
applica solo a cinque stati.
Domanda
2.1 In rapporto all'approccio politico comune, ritenete che ci siano
caratteristiche alternative o ulteriori che un efficace sistema brevettuale
comunitario dovrebbe offrire?
Sezione 3 - Il sistema brevettuale europeo
e in particolare l'accordo sulla risoluzione delle controversie in materia di
brevetti europei
Dal 1999 gli stati firmatari della convenzione sul brevetto europeo (CBE), tra
cui Stati membri dell'UE, lavorano a un accordo sulla risoluzione delle
controversie in materia di brevetti europei (EPLA - European Patent Litigation
Agreement). L'EPLA sarebbe un sistema facoltativo di risoluzione delle
controversie, comune agli Stati membri della CBE che scelgono di aderirvi.
L'EPLA istituirebbe il tribunale del brevetto europeo chiamato a esercitare la
propria giurisdizione in materia di validità e violazione dei brevetti europei
(comprese le azioni per una dichiarazione di non violazione, le azioni anche
riconvenzionali di revoca, e le azioni per ottenere un indennizzo o un
risarcimento in base alla tutela in via conservativa conferita da una domanda
di brevetto europeo pubblicata). I giudici nazionali manterrebbero la
competenza ad emanare provvedimenti cautelari e provvisori, oltre che
provvedimenti di sequestro conservativo dei beni a titolo di garanzia. Per
ulteriori informazioni si veda [http://www.european-patent-office.org/epo/epla/
pdf/agreement_draft.pdf].
Alcuni degli Stati contraenti della CBE stanno anche affrontando i problemi di
costo dei brevetti attraverso il Protocollo di Londra che semplificherebbe le
prescrizioni linguistiche attualmente vigenti per gli stati partecipanti. Si
tratta di un progetto importante che renderebbe più interessante il brevetto
europeo.
La Comunità europea non è parte contraente della convenzione sul brevetto
europeo. Tuttavia il diritto comunitario copre alcuni degli stessi aspetti del
progetto di accordo sulla risoluzione delle controversie, in particolare il
regolamento di ?Bruxelles? sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni
(regolamento del Consiglio n. 44/2001) e la direttiva sul rispetto dei diritti
di proprietà intellettuale mediante i procedimenti in sede civile (direttiva
2004/48/CE) [http://europa.eu.int/eur-lex/pri/it/oj/dat/2004/l_195/
l_19520040602it00160025.pdf]. Sembra che ci siano tre questioni da risolvere
prima che gli Stati membri dell'UE possano firmare il progetto di accordo sulla
risoluzione delle controversie:
1. occorre adeguare il testo dell'accordo alla legislazione comunitaria in
questo settore;
2. è necessario chiarire la relazione con la Corte di giustizia delle Comunità
europee;
3. è opportuno affrontare il tema del conferimento di un mandato negoziale
alla Commissione da parte del Consiglio dell'UE per la partecipazione ai
negoziati sull'accordo, in vista della possibile conclusione di
quest'ultimo da parte della Comunità e degli Stati membri.
Domande
3.1 A vostro parere quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi che gli accordi
paneuropei sulla risoluzione delle controversie contenuti nel progetto di
accordo sulla risoluzione delle controversie in materia di brevetti europei
(EPLA) avrebbero per coloro che utilizzano i brevetti e le parti interessate?
3.2 Vista la possibile coesistenza di tre sistemi brevettuali in Europa (il
brevetto nazionale, il brevetto comunitario e quello europeo), quale sarebbe
secondo voi il quadro ideale di risoluzione delle controversie in Europa?
Sezione 4 - Armonizzazione e reciproco riconoscimento dei brevetti nazionali
La proposta di regolamento sul brevetto comunitario si basa sull'articolo 308
del trattato CE, che richiede la consultazione del Parlamento europeo e
l'unanimità in sede di Consiglio. Secondo alcuni la sostanza del sistema
brevettuale potrebbe essere migliorata attraverso una misura di ravvicinamento
(armonizzazione) basata sull'articolo 95, che coinvolge il Consiglio e il
Parlamento europeo nella procedura di codecisione con il Consiglio che delibera
a maggioranza qualificata. Si potrebbero considerare uno o più dei seguenti
approcci, alcuni dei quali suggeriti da membri del Parlamento europeo:
4. introdurre i principali criteri di brevettabilità della convenzione sul
brevetto europeo nel diritto comunitario, cosicché i tribunali nazionali
possano sottoporre questioni pregiudiziali di interpretazione alla Corte di
giustizia delle Comunità europee. Ciò potrebbe includere i criteri generali
di novità, inventività e applicabilità industriale, così come eccezioni per
quanto riguarda materie particolari e norme settoriali specifiche nel caso
in cui risulti utile;
5. armonizzazione più limitata selezionando questioni che non sono
specificatamente coperte dalla convenzione sul brevetto europeo;
6. reciproco riconoscimento da parte degli uffici competenti dei brevetti
rilasciati da un altro Stato membro dell'UE, eventualmente connesso a un
quadro concordato di norme di qualità, oppure "convalida" da parte
dell'Ufficio europeo dei brevetti, e ciò a condizione che il documento
brevettuale sia disponibile in lingua originale e in un'altra lingua
comunemente usata nelle attività commerciali.
Affinché sia riconosciuta l'esigenza del ravvicinamento e dell'utilizzo
dell'articolo 95, è necessario dimostrare l'impatto economico determinato dalle
differenze nelle leggi o nelle prassi nazionali, che determinano ostacoli alla
libera circolazione delle merci o dei servizi tra gli stati o distorsioni della
concorrenza.
Domande
4.1 Quali aspetti del diritto brevettuale a vostro parere creano ostacoli alla
libera circolazione o distorsioni della concorrenza a causa delle differenze
nelle leggi o nella relativa applicazione pratica tra gli Stati membri?
4.2 Fino a che punto tali differenze incidono sulla vostra attività?
4.3 Qual è la vostra opinione sul valore aggiunto e la fattibilità delle
differenti opzioni da 1 a 3 indicate sopra?
4.4 Esistono proposte alternative che la Commissione potrebbe considerare?
Sezione 5 - Aspetti generali
Gradiremmo conoscere la vostra opinione sull'importanza generale da voi
attribuita al sistema brevettuale.
Su una scala da uno a dieci (10 significa ?importanza cruciale? , 1
?trascurabile? ):
5.1 qual è l'importanza del sistema brevettuale in Europa rispetto ad altri
settori normativi che incidono sulla vostra attività?
5.2 rispetto ad altri settori della proprietà intellettuale come marchi,
disegni e modelli, privative per ritrovati vegetali, diritto d'autore e diritti
connessi, qual è l'importanza del sistema brevettuale in Europa?
5.3 qual è per voi l'importanza del sistema brevettuale in Europa rispetto al
sistema brevettuale a livello mondiale?
Inoltre:
5.4 se state rispondendo in qualità di PMI, in che modo utilizzate i brevetti
ora e come prevedete di utilizzarli in futuro? Quali problemi avete riscontrato
nell'utilizzo del sistema brevettuale attuale?
5.5 ci sono questioni diverse da quelle qui indicate che a vostro avviso la
Commissione dovrebbe affrontare in rapporto al sistema brevettuale?
1. Se desiderate che la Commissione possa contattarvi per ottenere qualche
chiarimento riguardo alle vostre risposte, vi invitiamo a fornire i vostri
recapiti.
a. State rispondendo in qualità di cittadino/privato o a nome di
un'organizzazione?
b. Nome della vostra organizzazione/persona da contattare:
c. Indirizzo e-mail:
d. Indirizzo postale:
e. Sito web della vostra organizzazione (se disponibile):
7. Vi invitiamo ad aiutarci a capire quale sia la gamma dei soggetti
interessati fornendo le seguenti informazioni:
a. In quale Stato membro risiedete /sono principalmente situate le vostre
attività?
b. Siete coinvolti in un'attività transfrontaliera?
c. Se rispondete a nome di un'impresa, precisare il numero degli addetti.
Quale è il vostro settore di attività?
d. Possedete dei brevetti? Se sì, quanti? Si tratta di brevetti nazionali
/ europei?
e. Concedete licenze per i brevetti di cui siete titolari?
f. Siete licenziatari di brevetti?
g. Siete stati mai coinvolti in una controversia concernente un brevetto?
h. Avete avuto altre esperienze con il sistema brevettuale in Europa?
Vi preghiamo di inviarci una e-mail a:
Markt-D2-patentstrategy a cec.eu.int
o mandare la vostra risposta a:
Sig. Erik Nooteboom
Capo unità
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