[Discussioni] statistiche sulla posizione dei programmatori italiani?
Carlo Daffara
cdaffara a mail.conecta.it
Mer 5 Apr 2006 10:49:08 CEST
Visto l'interesse, ecco una veloce traduzione dell'articolo che avevo
scritto per groklaw:
(con la premessa che i risultati sono preliminari, che ancora non hanno il
beneplacito della Commissione, blah blah :-))
Il progetto parte con la catalogazione dei "business processes" interni
alle PA studiate; tali processi sono stati catalogati, e raccolti in
macrocategorie (se non sbaglio, oltre 100) e piu' del 90% dei processi
utilizzano almeno in un passo un intermediario informatico di qualche
tipo. A parte il software custom, word processor, foglio di calcolo e
database (con uno schiacciante 80% di oracle) sono i 3 strument
fondamentali utilizzati.
Sul parco di documenti delle PA analizzate e' stata fatta una analisi a
priori, e si e' osservato come il numero di documenti con macro fosse
complessivamente molto basso (appena qualche percento, con una certa
variabilita' da PA a PA) e solitamente tali documenti erano template
prodotte internamente.
L'accettazione di OOo al posto di office da parte degli utenti e'
fortemente condizionata dall'abitudine e dal grado di conoscenza degli
strumenti; su alcune installazioni le due suite sono state mantenute in
parallelo, ed e stato registrato il grado di utilizzo di entrambe. Il
risultato e' stato che solo cambiare il collegamento di default per .doc e
.xls da office a OOo ha portato in poche settimane ad un uso quasi
esclusivo di OOo da parte degli utenti. In alcune installazioni questo uso
parallelo ha causato problemi maggiori, con gli utenti che si attendevano
lo stesso tipo di risposta da entrambe le applicazioni; in quel caso
office e' stato rimosso ed e' stata valutata la tipologia di utilizzo per
il solo OOo.
Il training basato su un mini-corso iniziale ai "champion" (che poi fanno
da supporto locale agli utenti) di una giornata, piu' il materiale
didattico che abbiamo realizzato in creative commons si e' rivelato
efficace, al punto che la maggior parte delle PA non hanno dovuto
ricorrere a training ulteriore.
Nel gruppo di utenti iniziale, circa meta' ha trovato le funzionalita' di
OOo 1.1 (il target per la sperimentazione) comparabile con office (nella
versione usata localmente) mentre l'altra meta' ha trovato OOo inferiore
ma comunque sufficiente per completare i compiti giornalieri.
Non e' stata trovata una correlazione significativa tra l'utilizzo di una
o l'altra suite e la produttivita' individuale, secondo nessuna delle
metriche concordate con gli utenti e i responsabili della PA (ad esempio,
numero di documenti processati, dimensione o work intensity, numero di
aperture successive, tempo di processamento per documento, ecc)
dimostrando come OOo e' da un punto di vista funzionale equivalente a
office.
Tra le note a margine: alcune PA hanno indicato nella flessibilita' un
importante plus; ad esempio in un caso sono state "revitalizzate" delle
macchine vecchiotte (pentium 166 con 96Mb ram) tramite xfce al posto di
altri ambienti piu' corposi, e sono state impegate con soddisfazione e
senza significative reazioni da parte degli utenti.
Stiamo raccogliendo le user experiences delle varie PA e dovrebbero essere
pronte per maggio/giugno; i report sono divisi per tipologia di PA e
dovrebbero dare una indicazione di cosa aspettarsi in funzione della
dimensione e del tipo di migrazione (solo OOo, OOo+linux). Tra le altre
cose in corso di pubblicazione c'e' una completa metodologia per la
raccolta e analisi dei requirements, e una serie di deliverables piu'
tecnici che hanno lo scopo di aiutare nel percorso di migrazione.
La sperimentazione ha riguardato (e sta riguardando, per quelle che stanno
terminando la sperimentazione adesso) 4291 postazioni complessive per OOo
e 1500 per linux.
Carlo Daffara
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