[Discussioni] Re: gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Mar 20 Giu 2006 12:00:18 CEST


jucar a hipatia.info Scrive: 

> On Tue, Jun 20, 2006 at 09:58:55AM +0200, Stefano Maffulli wrote:
>> On 6/20/06, jucar a hipatia.info <jucar a hipatia.info> wrote:
>> >in quel momento abbiamo avuto un tentativo
>> >di sabotaggio da parte dal presidente di fsfe, 
>> 
>> Questo è falso, ti è stato già spiegato di persona a Boston, in varie
>> mailing list, pubbliche e private.
> 
> falsita +n 
> 
> senza saluti
 

Io ai boicottaggi da parte dei cancellieri di fsfe sono costretto a crederci 
per esperienza personale. 

Ricordo che "Scarichiamoli!", quando ancora era un'iniziativa della comunità 
italiana di Creative Commons, propose a Stallman la sottoscrizione del suo 
manifesto (in lingua inglese). Manifesto presente allora su 
creativecommons.it
Stallman lo lesse e lo sottoscrisse. 

A quel punto, Maffulli andò a raccontare a Stallman che quel manifesto non 
corrispondeva, in realtà, a quello che "Scarichiamoli!" si proponeva di fare 
(conservo ancora tutte le e-mail, se ce ne fosse bisogno... ). 

Venne infatti indicato a Stallman un link esterno a creativecommons.it 
(opencontents.org: un sito di un privato che nulla aveva a che fare con 
creativecommons.it), in cui compariva una descrizione di "Scarichiamoli!" 
non corrispondente al manifesto ufficiale. 

Chiarimmo l'equivoco (sempre che si possa chiamare equivoco: visto che se un 
progetto ha un sito ufficiale è inequivocabile che le informazioni vanno 
prese sul sito ufficiale): addirittura facemmo eliminare, pensate, l'erronea 
desrizione da quel sito. 

A quel punto Stallman, facendo un ragionamento elementare (ma non potendo 
prescindere, dato il rapporto di fiducia, da quanto riportatogli da 
Maffulli), disse: non conosco l'italiano e non posso sapere nella pratica 
come si dipana l'iniziativa, ma condivido i principi che mi sono stati 
presentati. 

Maffulli, che in privato (non in pubblico) aveva manifestato a Stallman il 
suo parere sfavorevole (ripeto: riportando a Stallman, la sua versione, una 
versione non corrispondente alla verità), incominciò a mandare messaggi 
sulla lista di cc-it (ma anche in privato ai dirigenti di CC) comandando la 
rimozione della firma di Stallman dall'elenco dei sottoscrittori, in quanto 
Stallman condivideva il documento a lui sottoposto (n.d.r.: che era l'esatta 
e completa descrizione dell'iniziativa: non esistevano altri documenti), ma 
non l'iniziativa nel suo complesso. :-) 


Fu una triste e immemorabile vicenda cui possono essere testimoni molte 
persone, compreso l'attuale Public Lead di Creative Commons Italia Juan 
Carlos De Martin. 


Tenete presente che Maffulli, sebbene iscritto alla lista di cc-it, non 
chiese mai spiegazioni, ma si fece la sua idea (sbagliata). 

Soprattutto impostò il suo boicottaggio sul fatto che l'iniziativa nasceva 
da alcuni membri della comunità e che non era un progetto ufficiale della 
dirigenza. 

Ecco la chiusura, ecco la casta, ecco l'opinione personale anteposta 
all'opinione della comunità (non vi dico quanti Lug aderirono a 
"Scarichiamoli!"), ecco il muro di gomma: notate che Maffulli con me non 
parla, più volte l'ho invitato al dialogo a spiegarmi perché aveva detto 
quelle cose a Stallman (tenete presente che Maffulli dichiarò pubblicamente 
ad un giornalista di non conoscere bene "Scarichiamoli!", ma poi, in 
privato, andò a riportare a Stallman la sua paerticolareggiata e distorta 
versione), perché non ci aveva mai chiesto un'informazione, ma niente da 
fare. Un muro di gomma. 


Il muro di gomma mi sta bene: il boicottaggio, però, doloso o colposo che 
sia, è un'altra cosa. E questo a noi non è mai piaciuto. 

 

Saluti,
n.a.g. 





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