[Discussioni] Accessibilità e formati aperti: una illuminate circolare
Tommaso Baiano
tommaso.baiano a libero.it
Dom 7 Maggio 2006 09:59:34 CEST
Dott.Giovanni Bonenti ha scritto:
> Nicola A. Grossi ha scritto:
>
>> Ribadisco, però, che FSFE dovrebbe contribuire all'iniziativa insieme ad
>> altre organizzazioni, affinché nessuno possa pensare a un interesse di
>> parte o a una guerra di religione, ma a un interesse diffuso e
>> giuridicamente protetto: anche perché i formati aperti sono una risorsa
>> "trasversale".
>>
>
>
> Sono d'accordo.
> A questo scopo bisognerebbe fare attenzione a che nessuno metta un
> qualsiasi "cappello" sopra questa iniziativa ("è roba nostra") in modo
> da chiarire senza alcuna ambiguità che il problema è sentito, diffuso e
> che l'iniziativa nasce dalla società civile non da una "parte" con
> interessi più o meno chiari nella cosa.
>
> Ciao :)
>
> Giovanni
> - --
>
Sono istintivamente d'accordo sul fatto che sia giusto e doveroso
impedire a chiunque di "appropriarsi" della battaglia per una "ecologia
della conoscenza", per dirla con la Pievatolo.
Una battaglia che nel mio piccolo, nelle scuole in cui ho lavorato e per
cui lavoro, ho sempre condotto con umiltà e con caparbietà, scontrandomi
con i timori, l'indifferenza, gli interessi di chi ho avuto di fronte.
Ebbene, il lavoro riesce molto meglio con i giovani, forse perché liberi
dalle pigrizie mentali che bloccano la capacità creativa di tanti,
troppi adulti.
Il mio lavoro silenzioso, il lavoro di tutti noi, credo possa ottenere
dei risultati concreti se fatto "dal basso", tra la gente che
incontriamo ogni giorno, con cui prendiamo il caffè al bar o che
incrociamo in ascensore.
Più volte ho provato a sondare l'interesse concreto di vari esponenti
politici locali a operare fattivamente su questi temi. Alle belle parole
e ai complimenti non c'è mai stato seguito nell'impegno concreto. Ma
tant'è. Le priorità "collettive" sono sempre state altre.
Quest'anno ho deciso di provare in prima persona. Ho trovato una sicura
apertura verso i nostri temi nella Lista Di Pietro, decisa a lavorare
nel concreto del territorio, nelle circoscrizioni, nei piccoli comuni.
Ora e subito.
A cominciare da progetti di didattica laboratoriale rigorosamente con
software libero, da realizzare nelle scuole del quartiere.
Credo sia questo il livello politico a cui riferirsi, dove cercare
esperienze e volontà operative locali, dove realizzare il coinvolgimento
continuo delle persone "comuni".
Come un LinuxDay permanente.
A tutti noi un augurio di buon lavoro.
Tommaso Baiano, Napoli
tommaso.baiano at istruzione.it
tbahia at users.sourceforge.net
More information about the discussioni
mailing list