[Discussioni] Si copyright - no monopolio? (was:Re: Discussioni Digest, Vol 33, Issue 15)
pinna a autistici.org
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Dom 24 Set 2006 21:55:36 CEST
Quoting Hal <hal a linux.it>:
> Poiché i clienti chiedono "Pensiero", molti editori si metteranno a
> stamparla e a venderla: ottime edizioni a buon prezzo (c'è
> concorrenza!). Ciascuno di questi editori *deve* comunque corrispondere
> il *compenso* percentuale agli autori che -loro malgrado- diventano
> ancora più ricchi (e questo ci piace).
>
> La gente sente, a buon prezzo, le canzoni che preferisce,
ecco, pero' qui entrano in gioco altri elementi, come quello relativo alla
distribuzione delle opere, che rendono piu' complesso il discorso.
io direi che la gente non sente le canzoni che preferisce, ma sente
le canzoni a cui e' esposta, nella misura in cui e' esposta a essa.
la distribuzione della musica e' un meccanismo molto articolato, in cui
agiscono attori differenti: gli autori, gli editori, le collecting societies
(cioe', diciamo, le associazioni che gestiscono i proventi dello sfruttamento
commerciale delle opere: in italia e' la SIAE a farlo, in regime di
monopolio),
i mezzi di comunicazione...e ovviamente il pubblico.
questi soggetti esercitano influenze differenti su questo meccanismo, pesano
in maniera diversa sul suo funzionamento e quindi sulle sue eventuali
evoluzioni. ad esempio nella legislazione recente sul copyright e' facile
rilevare che la tendenza e' di soddisfare le pressioni dei "grandi detentori
di diritti". meno facile e' capire quali sono le possibilita' di accesso al
meccanismo della distribuzione: se non lavori nell'editoria o non te ne parla
qualcuno, puoi non renderti conto di quanto e' difficile per un
piccolo editore
distribuire il proprio catalogo (e quindi far arrivare alla gente le
canzoni che
ne fanno parte; e solo dopo che le ha sentite la gente puo' iniziare a
"preferirle").
per cui nell'analizzare il panorama attuale del copyright, o nel disegnare
possibili scenari forse dobbiamo anche tenere conto di come e' strutturato
il meccanismo della distribuzione. questo e' particolarmente interessante
in questi anni in cui i canali distributivi dal punto di vista
tecnologico stanno
cambiando, anche perche' a questi cambiamenti i soggetti in gioco si
adeguano in maniera differente: tutti noi abbiamo imparato a trovare un film
o un album sulle reti di file-sharing, mentre le major sono andate nel
pallone,
e gli autori...mmm...qualcuno ha sentito gli autori? direi che sono loro i
grandi assenti in questo momento :|
ciao
pinna
ps
se la discussione e' considerata troppo off-topic mentre altri desiderano
continuarla, la si puo' spostare sulla mailing list di www.copydown.org (o
di www.copydown.org/left se vogliamo parlare di musica), altrimenti
continuerei qui :)
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