[Discussioni] Re: FSFE non ha condiviso affatto la piattaforma politica dei Pirati svedesi
Giovanni
maverick1818 a libero.it
Mar 26 Set 2006 01:35:01 CEST
Giacomo Cosenza wrote:
> Se l'economia, come molti pensano, a mio avviso sbagliando, fosse
> davvero la regina di tutte le scienze umane, allora sarebbe logica pura,
> come sembrerebbe che tu pretendi.
No, io non pretendo affatto ciò. Io mi limito ad usare le armi della
teoria economica dominante, cioè quella imposta da chi ha imposto anche
il regime attuale di proprietà intellettuale, contro la proprietà
intellettuale stessa. Io esigo il rispetto delle (loro) leggi economiche
esclusivamente per mettere a nudo il re. Messa così, mi ricorda un po'
ciò che fa il copyleft: esige il rispetto di ciò che vorrebbe abolire.
> Tuttavia costoro, sempre a mio avviso, sbagliano, perche' i teoremi
> dell'economia hanno sempre bisogno di essere "mostrati" statiscamente
> dai fatti. I fenomeni le cui cause possono essere solamente "mostrate" e
> non "dimostrate" non sono necessariamente logici (anche se casualmente o
> ingegnosamente protrebbero esserlo).
Una dimostrazione empirica alquanto infalsificabile è data dal fenomeno
della cosiddetta "pirateria": quest'ultima infatti non fa altro che
abolire ogni sorta di proprietà intellettuale, cioè ogni sorta di
protezione artificiale ed autoritaria. Se in quell'àmbito si verifica
esattamente ciò che dico io, ciò secondo me dovrebbe di per sé bastare
come dimostrazione *pratica* delle mie logiche affermazioni *teoriche*.
Il fatto che il fenomeno P2P sia divenuto sociale poiché di massa, forse
non dimostrerà granché, ma certamente rafforza l'idea che esista una
"innata" e spesso latente avversione alla proprietà intellettuale,
perché si percepisce l'ingiustizia, pur non sapendola esprimere in un
quadro coerente. Io ho offerto al PP italiano, per incanalare questa
avversione, una base teorica da cui partire per poter arrivare alla
modifica (riduzione o abolizione per ora non m'importa) della proprietà
intellettuale. Si è prima cercato di fingere che non esistesse, poi è
stata rifiutata con sdegno perché portata avanti da "ragazzini" e/o
"parassiti". Infine, una parte degli associati (e sto aspettando di
sapere se c'è anche il nome di Nicola tra essi) ha costituito
arbitrariamente e senza consultazioni un partito che si annuncia
contrario agli interessi di chi nominalmente dovrebbe rappresentare:
insomma, "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi
vinci.", come ricorda Simone. Per fortuna esiste il confronto
internazionale con gli altri partiti simili, altrimenti molti non si
sarebbero neppure accorti delle evidenti contraddizioni.
> L'economia non e' logica, al limite e' logica applicata (neppure tanto
> bene). Questo puo' essere uno dei motivi per cui non trovi valide
> controargomentazioni logiche, ma basta fare un salto d'ordine (dal primo
> al secondo ordine) e le cose cambiano.
Se mi spieghi cos'è e come fare questo "salto d'ordine", cercherò di
farlo volentieri, perché per me l'assenza di controargomentazioni è ciò
che c'è di peggio in una discussione sull'analisi della realtà, e se lo
faccio notare è solo per stimolare l'inventiva e la capacità di analisi
altrui affinché possano mettermi in difficoltà. Purtroppo la questione
coinvolge diverse discipline, e non è sempre semplice trovare chi
conosce anche i concetti tecnici dell'economia, tra gli addetti ai
lavori del settore IT (e viceversa, ovviamente).
Saluti.
Giovanni
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