[Discussioni] voto elettronico

Antonio J. Russo antonio a softwarelibero.it
Gio 6 Dic 2007 18:29:17 CET


Qui un documento dell'Osservatorio del Voto Elettronico dell'Università di
Barcellona riguardo le elezioni in Venezuela l'anno scorso. Se non ricordo
male Venezuela è l'unico paese al mondo dove il 97 % dei votanti devono
emettere il loro voto attraverso le macchine (tra l'altro vendute
dall'Olivetti).
Il documento è in Spagnolo e ha alcuni punti abbastanza inquietanti che ho
tradotto al volo:

"La procedura per l'emissione del voto presso il seggio elettronico non era
sufficientemente chiaro, inducendo a possibili errori nell'emissione del
voto. Perciò sono stati emessi involontariamente diversi voti annullabili.
Inoltre è stata osservata una mancata formazione all'utilizzo delle
macchine, soprattutto da parte di persone anziane, le quali hanno avuto
bisogno di terzi per esercitare il loro diritto."

[...]

"potrebbe senza dubbi migliorarsi il processo di controllo del software,
aprendo la partecipazione a organismi terzi al di là del proprio CNE
(Consiglio Nazionale Elettorale) e dei partiti politici. Inoltre potrebbe
evitarsi facilmente il protagonismo dei tecnici nel processo di boot delle
macchine e durante lo scrutinio finale. Concretamente, risulta piuttosto
strano e preoccupante che la password di ogni macchina sia soltanto in
possesso del tecnico informatico e dunque nemmeno il presidente del seggio
possa operare le suddette macchine. Si ricorda che i tecnici informatici
non sono persone scelte a caso, come il resto dei membri del seggio
elettorale, ma assunte dall'impresa fornitrice della piattaforma
tecnologica di votazione. La quasi totalità delle loro attuazioni non
possiedono alcuna difficoltà tecnica e potrebbero essere svolte dai membri
del seggio dopo un minimo di formazione"

http://www.ub.es/grepa/JMReniu/mision_venezuela.pdf  

Allora, tutti conosciamo il rispetto per la democrazia che c'è nell'intero
continente Americano e specialmente in Sudamerica, dunque non ci verrebbe
mai in mente di pensare che loro potrebbero varare le elezioni. Tuttavia
qui siamo in Italia, perciò immaginatevi un sistema elettorale il cui
codice sorgente viene controllato dai partiti e al quale non hanno accesso
nemmeno i presidenti di seggio, come dire... a questo punto possiamo fare a
meno di votare e che decidano direttamente loro.
Ciao

Anton  






On Thu, 06 Dec 2007 17:37:13 +0100, Paolo Mascellani
<paolo a elabor.homelinux.org> wrote:
> Ciao a tutti,
> 
> 	oggi sono passato dal Consiglio Comunale di Pisa (dovevo parlare con un
> assessore) e, per caso, ho sentito che il consiglio discuteva di una
> sperimentazione relativa al voto elettronico. Ho sentito solo un breve
> pezzo (l'ultimissima parte) della discussione, ma pare che verrà fatta
> una sperimentazione per la quale i cittadini che lo chiederanno potranno
> votare presso un seggio "elettronico".
> 
> Immediatamente, mi sono domandato che tipo di apparecchiature e che tipo
> software verrà utilizzato (memore anche delle cose che sono state dette
> a proposito delle ultime elezioni politiche), ma, soprattutto, quale sia
> il tipo di consapevolezza tecnica con cui vengono prese queste decisioni
> (ho la netta impressione che entrambe le domande abbiano una risposta
> fortemente negativa dal punto di vista della sicurezza dei cittadini e,
> visto l'argomento, della democrazia).
> 
> Mi chiedevo se esitano delle iniziative (o se sia possibile
> organizzarle) atte a far prendere coscienza ai nostri politici, locali e
> non, dei rischi che si corrono facendo in questo modo. In fondo, grazie
> anche ad una forte mobilitazione del nostro mondo, i parlamentari
> europei hanno capito il problema dei brevetti software; non potrebbe
> essere lo stesso per il voto elettronico?
> 
> Saluti, Paolo.
> 
>




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