[Discussioni] Montecitorio hi-tech: arriva il Pinguino
Nicola A. Grossi
k2 a larivoluzione.it
Ven 13 Lug 2007 11:03:31 CEST
kaleida ha scritto:
>Alle 19:48, giovedì 12 luglio 2007, Nicola A. Grossi ha scritto:
>
>
>>kaleida ha scritto:
>>
>>
>>>Alle 16:27, giovedì 12 luglio 2007, Nicola A. Grossi ha scritto:
>>>
>>>
>>>>Premesso che dalle intercettazioni non è immune niente e nessuno,
>>>>un parlamentare può permettersi anche un tecnico fidato.
>>>>
>>>>Il problma è se la macchina non è fidata, perché non sai cosa fa.
>>>>Allora anche il tecnico fidato potrebbe non servire.
>>>>
>>>>
>>>chiunque abbia avuto un minimo di "esperienza" in merito, sa benissimo che
>>>non e' nel pc che si va a spiare... basta un microfono messo nel posto
>>>giusto o pagare chi di dovere e si sa molto di piu'.
>>>
>>>
>>Hai avuto "esperienze" in merito?
>>
>>
>
>
>se intendi nello spionaggio verso i politici no. Non sono una spia ne' mi
>occupo di spionaggio. Ma diversi anni fa, in un corso di aggiornamento nel
>campo dell'elettronica sul TEMPEST, mi capito' di vedere apparecchiature
>"camuffate" le piu' diverse, microfoni nelle cornici dei quadri, o nella
>presa elettrica (la cosiddetta ciabatta), cimici che si attaccano sotto il
>bavero delle giacche, e cosi' via... non credo che manchino alle forze
>dell'ordine gli strumenti di questo tipo.
>
>
Non parlavo delle forze dell'ordine, primo perché per spiare un
parlamentare le forze dell'ordine hanno bisogno del permesso della
camera (e questo è uno dei motivi per cui non è ancora scoppiato un caso
"parlamentopoli"), secondo perché le stanze si possono bonificare e, che
io sappia, vengono regolarmente bonificate (con strumenti che permettono
di farlo anche molto velocemente).
Parlavo, invece, di soggetti non autorizzati ad entrare in parlamento:
non vedo quale altra via di accesso (a prova di bonifica ambientale)
possano avere se non Internet (e la Intranet wi-fi).
Tutto quello che fa linux lo sappiamo, ma non sappiamo tutto che quello
che fa windows, per cui, per sicurezza, tu puoi anche formattare, ma se
la "cimice" è già dentro al sistema e magari non aspetta altro di essere
attivata con uno stupidissimo input...
Per quanto riguarda i cellulari, invece, i parlamentari già premono per
i criptofonini.
bye
nag
>in linea di principio, inoltre, ritengo che siano parimenti insicuri sia linux
>che windows, se non opportunamente configurati, perche' la "sicurezza", per
>come mi sembra sia stata accennata alcuni messaggi precedenti, cioe' la
>sicurezza delle informazioni di personalita' che lavorano in enti governativi
>sia, al momento, molto blanda e spesso disattesa.
>
>pero' ripeto, e' una mia impressione, non vivo in quei luoghi e in quelle
>realta' e quindi non mi permetto di esprimere giudizi.
>
>per scendere di tono: certamente se si dicesse che con linux e' piu'
>complicato carpire le email o le informazioni, credo che i parlamentari
>farebbero la fila per farsi installare questo sistema sui loro portatili.
>
>il mio principio guida, in questo campo e' abbastanza semplice, banale se
>preferisci: software implementato/scritto da italiani o da ditte italiane o
>da ditte che danno lavoro ad italiani... da preferire ogni qual volta sia
>possibile rispetto a soluzioni "pappapronta" d'oltre oceano...
>
>
>
>
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