[Discussioni] Associazione per il Software Libero appoggia la campagna "Il computer è mio e lo gestisco io"

Roberto A. Foglietta roberto.foglietta a gmail.com
Mer 13 Giu 2007 14:30:38 CEST


Il 13/06/07, Giovanni R.<maverick1818 a libero.it> ha scritto:
> Nicola A. Grossi wrote:

 [cut]

>
> > Comunque: la liberalizzazione è l'attuazione dei principi del liberismo,
> > che è perfettamente compatibile con gli "obblighi".
>
> Quindi se si obbligano i negozianti a vendere ad un determinato prezzo e
> non ad altri, si stanno attuando princìpi liberisti? Bisognerà allora
> riscrivere la Storia dell'URSS, di Cuba e di tanti altri paesi. ;-))
>

 In realtà non c'è scritto da nessuna parte che si vuole imporre dei
prezzi semplicemente si dice che se al player A (magari molto fedele)
si vende a prezzo 100 allora al player B (magari ribelle) si deve
vendere a non più del 30%. E' vero si tratta di una restrizione... ma
la diversificazione dei listini prezzo per un prodotto di massa può
essere imposta quando si rileva una violazione della concorrenza molto
forte (monopolio) per cui il monopolista può decidere arbitrariamente
quali operatori avranno successo o meno (mettendo di fatto quelli
sgraditi fuori mercato per applicazione di listini prezzi diversi).

 E' vero che il punto 3 non è liberista se applicato senza grano
salis, il punto 3 si dovrebbe applicare solo in una situazione di
monopolio. Il punto 3 andrebbe applicato come se fosse una specie di
sanzione cioè in riferimento a una precisa situazione.

 Ciao,
-- 
/roberto



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