[Discussioni] Associazione per il Software Libero appoggia la campagna "Il computer è mio e lo gestisco io"

Roberto A. Foglietta roberto.foglietta a gmail.com
Mer 13 Giu 2007 15:18:29 CEST


Il 13/06/07, Stefano Mainardi<mainardistefano a gmail.com> ha scritto:
> Qualcuno mi spiega perchè ad ogni mail c'è sempre un flame?

 Perché c'è un numero N > 1 di persone che vogliono avere ragione e
quindi invece di leggere ed eventualmente intervenire scatenano lunghe
discussioni.

 La provocazione di maverick era educata e anche sensata se accettata
come una critica alla comprensibilità e all'eventuale rischio di
essere bollati come antiliberisti (a torto o a ragione, in buona o in
cattiva fede) a causa del punto 3 della proposta di Renzo.

 Il problema è che, invece di discutere come e quanto tale critica
possa esserci utile per migliorare la proposta di Renzo, alcune
persone insistono a voler convincere le altre che hanno ragione. Poi
ci sono quelli che ancora credono nei troll... e vabbè.

 Medesima conclusione dopo aver letto le discussioni su SL vs OS nel
quale una porzione si interrogava sulle differenze dei due approcci e
dei rispettivi benefici mentre una parte scriveva "io la penso così e
ho ragione!".

 Probabilmente è dovuto alla scuola italiana che ci ha insegnato a
scrivere ma non ci ha insegnato a fare un dibattito e la TV
probabilmente ha dato il colpo di grazia. Beati coloro che nello
scrivere qui si astengono da fare danni maggiori altrove!

 Infine per non alzare troppo il livello della discussione voglio
intervenire circa il dibattito del digital divide fra i generi
sessuali. Qualora non fosse chiaro leggendo questa m-list del perchè
esista questo supposto "divide" vi riassumo il mio pensiero,
ovviamente ho ragione e ne sono assolutamente convito [1]: l'uomo da
sempre si interroga sul perchè ciò che gli piace pare non interessare
affatto al genere femminile, giusto? Quando la smetteremo di fare
domande e cominciare a dare delle risposte soddisfacenti? Mai... ecco!

 [1] ovviamente!  ;-)


 Ciao,
-- 
/roberto



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