[Discussioni] Il rettore dell'Università di Trento risponde

Francesco Potorti` pot a potorti.it
Mer 20 Giu 2007 10:01:38 CEST


Quotidiano "L'Adige" edizione di martedì 19 giugno 2007, pag 27.

>mercato. Un'accusa che non sta in piedi secondo Davide Bassi, rettore
>dell'Università di Trento che partecipa all'avventura del Centro di
>ricerca Microsoft. Per smentire i dati dell'Associazione per il software
>libero, Bassi usa il buon senso: «Se veramente i salari fossero un
>decimo di quelli di Cambridge, da noi non verrebbe nessuno.

Infatti non sono un decimo.  È un decimo il costo medio per il
personale.  Bisognerebbe vedere cosa c'è compreso nel costo per il
personale, e se i conti tornano.  Ma credo che i numeri indicati da
Assoli possano corripondere all'incirca a quelli di un contratto a
progetto in Italia da 800E/mese e ad un contratto da dipendente senior
in GB.  Qualcuno può fare dei conti più accurati?

E comunque l'esperienza che è sotto gli occhi di tutti mostra
chiaramente che in Italia la gente cui la ricerca piace lavora anche
gratis.  Infatti non credo che a Trento abbiano molto personale non
italiano.  Questa dichiarazione di Bassi è furbesca.

>L'inchiesta si basa su dati superficiali e parziali: il bilancio, per
>una struttura in crescita come la nostra non dice nulla.

Cosa vuol dire questa frase?

>anche questa accusa, e spiega che la presenza di Microsoft Research fa
>la differenza non tanto in proporzione ai capitali che investe a Trento,
>ma perché permette di aprire tante porte e di essere competitivi a
>livello europeo nelle gare per ottenere finanziamenti sulla ricerca. 

È vero.  Il motivo per cui la Provincia e le Università ci hanno messo
soldi e competenze per stendere una proposta di progetto che avesse
possibilità di successo con i bandi MIUR è proprio questo, come avevo
discusso nel mio lungo messaggio di qualche giorno fa.

>Ma i ricercatori che difendono la causa del software libero sono tanto
>convinti delle loro ragioni che stanno valutando, con i legali
>dell'associazione, se presentare un esposto al garante europeo per la
>concorrenza, per denunciare quello che considerano un finanziamento
>pubblico indebito a una multinazionale, quella di Bill Gates. 

Mmmh.  Sarebbe una cattiva mossa, secondo me.

>«Ci mancherebbe che non difendessimo i risultati della nostra ricerca -
>risponde Bassi - per poi magari ritrovarceli brevettati da una ditta
>cinese. I risultati del centro di Povo sono pubblici, ma ne vietiamo
>l'uso commerciale, ed è possibile che in futuro ci siano dei brevetti,
>anche se non è quello che ci interessa di più.

Anche questo è vero, e anche di questo parlavo nel mio messaggio passato.



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