[Discussioni] Mi sento un pochino merda . Pero` ...
Paolo Mascellani
paolo a elabor.homelinux.org
Gio 3 Maggio 2007 12:50:09 CEST
Salve,
>> Cosa significa che un ip è stato "disabilitato"? Che vengono filtrati i
>> pacchetti provenienti da quell'ip?
>
> nella pratica agendo sugli switch di piano hanno disabilitato la presa a
> muro.
Ok: avevo capito male. Si è trattato di un intervento cautelativo
interno vostro.
>> Può trovare altri modi per ottenere quel risultato. Probabilmente,
>> nessuno avrebbe protestato se lui avesse semplicemente scaricato (magari
>> dal sito della tv portoghese) i telefilm o forse, anche meglio, i
>> telegiornali.
>
> non tutto quello che e' trasmesso in chiaro nel proprio paese e'
> disponibile sui siti (vedi rai o mediaset per noi)
Certo, ma per sentirsi in contatto col proprio paese non è necessaria la
telenovela prodotta in Brasile o il telefilm USA. Per l'appunto, tutti
gli stati trasmettono notiziari e programmi sia radio che tv proprio per
gli emigrati e, non so del Portogallo, ma credo proprio che valga anche
per lui, molti di questi finiscono sui siti ufficiali.
>> Il fatto è che col mulo uno si trasforma anche in una
>> centrale di distribuzione, il che può dare più fastidio e, anche se
>> magari non le apprezziamo, ci sono pure delle leggi da rispettare.
>
> certo, ovvio.
> quello che trovo non corretto (ed e' un eufemismo) e' la
> criminalizzazione di un comportamento che non danneggia nessuno.
Questo è un discorso molto più generale, sul quale credo che siamo
sostanzialmente d'accordo.
>>> mi e' arrivata una mail intimidatoria che allego
>> A me non sembra intimidatoria.
>
> -----------8<------------
> Please send us a prompt response indicating the actions you have taken
> to resolve this matter, making sure to reference the Notice ID number
> above in your response.
> -----------8<------------
>
> detto da uno studio legale... fa il suo "sporco" effetto :-)
Su amministratori incapaci (scusa: ci sto mettendo evidentemente del mio
vissuto personale, avendo lavorato per il dipartimento di matematica di
Pisa), può darsi: quelli hanno paura della propria ombra. Il problema
però, non è nella lettera, ma negli amministratori.
>> E non mi pare che si parli di disabilitare IP.
>
> la reazione locale e' stata questa
Legittima, mi pare, anche se forse un po' drastica.
>> Se avessi seri sospetti di una violazione del mio
>> diritto d'autore
>> probabilmente manderei una lettera simile.
>
> non si risolvono cosi' questi problemi
> sempre IMHO.
Non capisco: se rilevo una violazione del mio diritto, scrivo al
presunto violatore e gli chiedo una risposta chiara e celere. Cosa c'è
di male?
>>> questa e' una scusa, pero', visto che ci sono le alternative free.
>> Mi pare che faccia il paio con quello scarica a manetta per "sentirsi in
>> contatto" col suo paese ... Vittimismo che non aiuta.
>
> a me non sembra vittimismo, sembra semplice necessita'.
> Se dovessi vivere all'estero per qualche anno, avrei voglia anch'io di
> sentirmi "a casa" ogni tanto.
Naturalmente. È il vittimismo che non serve: oggi i mezzi per comunicare
con il proprio paese, anche per via multimediale, non mancano; allo
stesso modo non mancano i programmi liberi e/o gratuiti per generare
PDF. In ogni caso, se ho un'esigenza, non è che mi prendo quel che mi
serve senza tenere in alcun conto dove lo prendo ed in che modo.
>> la richiesta di cancellazione del mulo. Oltre tutto, si tratta di
>> strumenti (calcolatore, connessione, energia elettrica ...) pagati dal
>> contribuente non certo per quello scopo.
>
> se l'uso e' non-illegale, perche' no?
Ma l'uso è stato illegale, in entrami i casi citati, mi pare.
Inoltre, ribadisco, ci sono dei costi che vengono sostenuti da altri
(anche da me, in questo caso) che vanno rispettati. Io sono disposto a
pagare un ragionevole quantitativo di tasse per garantire i mezzi
necessari alla ricerca, ma non lo sono altrettanto se queste vengono
utilizzate per scopi del tutto diversi (oltre tutto, magari, lasciando
acceso i calcolatori tutta notte, con spreco di soldi e di risorse
naturali preziose).
> allora, anche io sto rispondendo ad una mail non strettamente di lavoro durante
> l'orario di lavoro utilizzando un computer del mio datore di lavoro che
> consuma risorse del mio datore di lavoro.
>
> oppure anche discutere di liberta' digitali fa parte del mio lavoro...
> perche' il mio lavoro dipende ed e' fortemente influenzato da queste
> liberta'.
Deciditi: se stai usando strumenti e tempi di lavoro per fare cose che
di lavoro non sono ... non farlo; se invece ritieni che, in senso più o
meno lato, questo fa parte del tuo lavoro, allora la tua obiezione non
ha più senso. In ogni caso, credo che la cosa dovrebbe essere condivisa
dal datore di lavoro che, se è ragionevole, ti lascerà una certa libertà
di gestirti da solo queste cose, una volta che gli garantisci il
rispetto della qualità del lavoro che fai, i tempi di consegna e la
legalità di quello che fai.
Continuano ad essere opinioni ...
Ciao, Paolo.
--
Paolo Mascellani - paolo a elabor.homelinux.org
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