[Discussioni] Mi sento un pochino merda . Pero` ...
Paolo Mascellani
paolo a elabor.homelinux.org
Ven 4 Maggio 2007 09:58:53 CEST
Salve,
>>> detto da uno studio legale... fa il suo "sporco" effetto :-)
>> Su amministratori incapaci (scusa: ci sto mettendo evidentemente del mio
>> vissuto personale, avendo lavorato per il dipartimento di matematica di
>> Pisa), può darsi: quelli hanno paura della propria ombra. Il problema
>> però, non è nella lettera, ma negli amministratori.
>
> posso anche essere d'accordo, ma:
> 1) non sono un legale, quindi non posso valutare in modo competente una
> simile "intimidazione"
> 2) se i miei "superiori", i sistemi di rete di ateneo, mi ordinano di
> risolvere il problema (perche' per loro -> e quindi per me, e' un
> problema) ho poche scelte...
Non sto dicendo che dovevi fare cose diverse, ma che non mi pare che il
messaggio arrivato sia intimidatorio. Il fatto che sia stato
interpretato così dal tuo "management" (e, tutto sommato, anche da te,
mi pare) è secondo me un problema più vostro che loro. Loro si sono
comportati correttamente.
>>> non si risolvono cosi' questi problemi
>>> sempre IMHO.
>> Non capisco: se rilevo una violazione del mio diritto, scrivo al
>> presunto violatore e gli chiedo una risposta chiara e celere. Cosa c'è
>> di male?
>
> singolarmente, come caso isolato, il ragionamento non fa una grinza
> ma nel complesso, cosiderando il livello di "illegalita" raggiunto
> attualmente, non ti vengono dei dubbi?
È tutto un'altro discorso: io ho davanti un caso isolato e giudico
quello. Posso anche fare considerazioni sul fatto che questo genere di
cose si stanno moltiplicando in modo ingiustificato (?) e sul clima
generale di caccia alle streghe, ma il fatto in sé non mi pare esecrabile.
> che forse internet non e' piena di criminali che accerchiano qualche
> centinaio di distributori di materiale digitale...
D'accordo: però, insisto, se rilevo una violazione a miei danni, io
reagisco ugualmente, magari stando attento ai toni, come mi pare che sia
stato nel caso in questione.
> che forse la soluzione non consiste solo nel reprimere?
Naturalmente. Infatti io rilascio le mie cose sotto GPL, che mi sembra
non sia poi così repressiva.
> il diritto d'autore non serve piu' per proteggere il diritto
> dell'autore.
Il fatto che un martello possa essere usato per fare del male ad una
persona, non significa che bisogna bandire i martelli ...
>> Naturalmente. È il vittimismo che non serve: oggi i mezzi per comunicare
>> con il proprio paese, anche per via multimediale, non mancano;
>
> sono molto di piu' (e piu' accessibili) quelli considerati illegali di
> quelli considerat legali, se ci pensi
Certamente! Ma questo non giustifica il vittimismo: se hai deciso di
fare una cosa, prenditene le responsabilità invece che invocare scuse
che non reggono.
>> ha più senso. In ogni caso, credo che la cosa dovrebbe essere condivisa
>> dal datore di lavoro che, se è ragionevole, ti lascerà una certa libertà
>> di gestirti da solo queste cose, una volta che gli garantisci il
>> rispetto della qualità del lavoro che fai, i tempi di consegna e la
>> legalità di quello che fai.
>
> il mio datore di lavoro fa fatica a distinguere una stampante da un
> monitor...
Conosco. <personale>è per questo che ho abbandonato il
dipartimento</personale>. In tal caso accordati almeno con la tua coscienza.
> e non sa neanche delle ore passate a casa a sistemare i picci' del
> dipartimento, perche' per certe cose serve calma e tranquillita' e
> concentrazione, cosa che al lavoro spesso non c'e'.
Auguri.
Ciao, Paolo.
--
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