[Discussioni] L'Associazione per il Software Libero offre 50.000.000 di Euro al Governo

Roberto A. Foglietta roberto.foglietta a gmail.com
Sab 12 Maggio 2007 09:03:22 CEST


Il 09/05/07, Daniele Micci<daniele.micci a tiscali.it> ha scritto:
> Alle 11:58, mercoledì 9 maggio 2007, Antonio Memo ha scritto:
> > Fermo restando che secondo me su questi temi la classe politica è nel buio
> > più totale e si fa condurre a manina da chi ha la forza organizzativa ed
> > economica per far prevalere i propri interessi.
>
> ... e le aziende lo sanno benissimo, organizzando opportunamente attività di
> pressione e lobbying.
>
> > Ma provare anche ad avviare una sottoscrizione pubblica per sostenere
> > un'iniziativa del genere?
>
> Non credo ci sia bisogno di una sottoscrizione pubblica; sarebbe utile,
> invece, un ampio supporto del mondo accademico (eviterei invece il supporto
> di qualche esponente o partito politico per i rischi connessi e per ragioni
> di immagine dell'associazione e dell'iniziativa).
>

 Voglio portarvi all'attenzione un fatto di cronaca che apparentemente
non ha nulla a che fare con il software libero ma che invece (e qui vi
invito a ragionare in maniera estremamente razionale come se fossimo
in un simulatore di pianeta terra quindi cercando di focalizzarci solo
sui processi sociali eliminando ogni componente etica) condivide
alcune dinamiche [1].

 Nella seconda parte dell'articolo una pressione "esterna" porta a
concentrare un certo "elemento" il quale si auto-organizza alla meno
peggio e crea le condizioni favorevoli per l'organizzazione vera e
propria e l'autosostentamento:

 http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/10/padova.shtml

  Il mondo esterno interviene nuovamente per reprimere il fenomeno
"anomalo" ma a questo punto l'elemento è concentrato e sfrutta alcuni
diritti acquisiti (proprietà) per mettere in atto una reazione
organizzata alla minaccia esterna:
 http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200705articoli/21466girata.asp

 Infine l'organizzazione di un fenomeno inizialmente non
regolamentato, parzialmente regolamentato, illegale si trasforma in un
movimento che comincia ad avere ambizioni politiche o per lo meno
volontà di rappresentarsi:

 http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=20287&format=html

 Sono d'accordo che l'accostamento possa essere di dubbio gusto e che
turberà alcuni ma se volessimo essere estremamente umili da ammettere
che possiamo imparare da CHIUNQUE, proprio da chiunque allora la
reazione all'accordo firmato dal governo con Microsoft può avere solo
una risposta:

 - l'accordo prevede di assoggettare 3 centri di innovazione alla M$
(forse e domani)

 - la reazione deve tendere a estromettere (oggi e di sicuro) M$ da 3 facoltà

 Capisco che la mia proposta è molto lontana dalle mie possibilità e
raggio d'influenza, capisco che l'accostamento possa turbare, ma se
fosse possibile mettere un cartello all'ingresso "questa università è
stata liberata dal monopolio Microsoft" in 3 facoltà d'italia nei
prossimi 6 mesi penso che le cose comincerebbero a cambiare in meglio.


 [1] il movimento dei sindacati era inizialmente un movimento illegale
questo giusto per giustificare il fatto che lo studio delle dinamiche
sociali deve astenersi da qualsiasi giudizio etico se vuole essere
"scientifico" e "obbiettivo".

 Ciao,
-- 
/roberto



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