[Discussioni] nuovo concetto: inquinamento informatico
Roberto A. Foglietta
roberto.foglietta a gmail.com
Mer 23 Maggio 2007 16:36:18 CEST
Il 23/05/07, Andrea Chiarelli<a.chiarelli a manthys.it> ha scritto:
> Sono completamente d'accordo con te.
> "Il software libero è bello" non la classificherei nemmeno una menzogna. E'
> solo un'opinione, una rispettabile opinione.
>
Sono assolutamente d'accordo con te che nel comune parlare sia meglio
utilizzare il termine "opinione" per designare tali proposizioni.
= FILOSOFIA =
Tutte le preposizioni non dimostrabili oggettivamente da fatti sono menzogne.
Il processo di descrivere la realtà e la relativa ignoranza (mancanza
di completezza, anche in buona fede, del tutto umana) alterano la
percezione della realtà. La percezione della realtà è alterata dalla
idee che usiamo per concepirla questo a prescindere dagli errori di
trasmissione e di comprensione.
In via cautelativa tutte le preposizioni sono menzogne perchè manca
la certezza oggettiva dei fatti, per quanto detto sopra.
Fra le menzogne, cioè fra tutte le proposizioni umanamente
comunicabili o pensabili, ve ne sono di quattro tipi: quelle
inconsistenti di per se stesse, quelle contraddette dai fatti [1], le
opinioni non riferibili a fatti verificabili, quelle ancora non
contraddette dai fatti e le tautologie.
[1] Il metodo scientifico impone che tutto ciò che non contraddetto è
da assumersi come vero fintanto che non è contraddetto.
Categorizzare a priori le proposizioni implica una proposizione che
rientra in un modello il quale per il teorema di Godel non è completo
oppure è contraddittorio.
Lo studio delle proposizioni in funzione del loro grado di verità è
un sistema contraddittorio in quanto l'ipotesi iniziale è "esiste la
verità" ma se esiste la verità allora tutto il resto è menzogna
compresa l'ipotesi iniziale. Altrimenti "la verità è che esiste la
verità" è una tautologia e quindi, in quanto tale, priva di
informazioni interessanti. Perciò quando si parla di proposizioni si
parla solo di quelle umanamente proponibili in via cautelativa quindi
menzogne.
Distinguere le menzogne in virtù di un certo tipo di confronto con la
realtà porta a un modello incompleto. Infatti questo modello nulla ci
dice circa l'esistenza della verità assoluta che a questo punto
essendo fuori dal piano dell'umana conoscenza (cioè l'esistenza stessa
della verità assoluta non è umanamente conoscibile) è oggetto di fede
(o di quella fede che crede di non credere).
Questo per dare un significato all'ultima frase del mio ultimo messaggio:
"Lo studio della menzogna aiuta l'uomo a cercare e apprezzare la verità."
Infatti solo la menzogna è alla portata degli esseri umani. Che una
costruzione fatta di menzogne risulti essere contraddittoria non ci
stupisce ma il fatto che esistano delle costruzioni di menzogne meno
contraddette di altre ma incomplete ci lascia la speranza possa
esistere una verità, ovviamente, oltre l'umana comprensibilità. Parlo
di speranza ma avrei comunque potuto usare la parola probabilità in
quanto nell'ambito dello studio delle menzogne la proposizione:
"l'esistenza stessa della verità assoluta non è umanamente
conoscibile" è essa stessa una possibile menzogna. Se però parlo di
probabilità allora rientro nel campo della scienza e dritto dritto
finisco nella meccanica quantistica.
Ciao,
--
/roberto
More information about the discussioni
mailing list