[Discussioni] CHIARIMENTI

[gsanseverino a virgilio.it]

Sulla vicenda Selili
non ho ricevuto le risposte di Potortì e di Grossi 
che ho ritrovato per caso sul web.
Rispondo quindi solo ora.
Mi scuso e 
vado per ordine.
Fino a prova contraria il lavoro di un avvocato non 
può essere oggetto di internediazione: è vietato dalla deontologia.
Il 
gruppo di Creative Commons Italia svolge attività di adattamento delle 
licenze e attività di studio e diffusione della cultura CC nell'ambito 
del diritto d'autore (meritoria e lo dico con sincera ammirazione). 
Tuttavia l'attività in sostanza è di consulenza giuridica pro-bono al 
fine di far partecipare e diffondere quanto più e possibile la cultura 
CC nel dir.aut.. 
Bene che differenza c'è con l'attività di un avvocato 
che consiglia sui limiti applicativi della licenza CC o altre licenze e 
altre questioni di dir. aut.collegate?
Forse nessuna.
Quindi qualora ci 
fosse una sovrapposizione di soggetti (io questo non lo so) ma 
bisognerebbe chiedersi che senso avrebbe la storia di un soggetto che 
oggi mette la "coppola" con su scritto CC e fa volontariato, e domani 
quella Selili e paga la Regione.
In questo senso forse potrebbe esserci 
maggiore trasparenza.
Dire chi e quanto e per che cosa viene pagato.
Alla fine come è facilmente arguibile dal "libero" c'è sempre qualcuno 
"pagato".
Poi resta inteso che per me è giusto che chi lavora deve 
essere pagato.
In ultimo il tabù è questo: si parla tanto di 
diffusione, condivisione e compagnia bella ... però alla fine c'è 
sempre qualcuno che lavora e i soldini li vuole (com'è giusto)
Spero di 
aver chiarito.
Cordialmente.
Giuseppe Sanseverino