[Discussioni] tesi e dubbi

[Tito Flagella]

On Sun, 2007-09-30 at 18:18 +0200, Francesco Potorti` wrote:

> Roberto Resoli:
> >La domanda era non sul perché rilasciare in GPL, ma sul perché farlo a
> >pagamento. Anch'io mi sono sempre chiesto questa cosa.
> 
> Tizio mi paga per fare un programma.  Il programma è GPL, perché
> incorpora pezi GPL, o per mia scelta, o per scelta di Tizio.  Io do a
> Tizio il programma GPL, e mi faccio pagare.

Questo riguarda il business dello sviluppo software, il discorso si fa
piu' interessante quando si parla di software pacchettizzato, come
dansguardian o ntop per citare un caso italiano, o Red Hat Enterprise
Linux per citare il caso forse piu' significativo.

A volte la politica di vendere i binari del software GPL costituisce
semplicemente una sorta di sollecitazione alla donazione, come mi pare
sia il caso di Dansguardian o ntop. Diventa invece una significativa
politica di business, quando si riesce a diffondere un marchio
riconosciuto, come nel caso di RedHat. In questo caso quello che si
riesce a vendere e' il marchio stesso che viene percepito sia come una
garanzia di qualita' sia come un plus dal punto di vista commerciale. Ad
esempio un produttore hardware puo' preferire fornire ai propri clienti
server con RHEL preinstallato, piuttosto che con un sistema CentOS,
benche' poi quest'ultimo sia un'identica ricompilazione di RHEL,
solamente per un fatto di immagine o di partnership commerciale con RH.

Non e' solo un dato teorico. A noi e' capitato spesso, quando fornivamo
una soluzione basata sulla distribuzione RHEL, di vederci rifiutare da
alcuni grossi clienti la nostra distribuzione Linux (RHEL ricompilata)
perche' i clienti preferivano pagare parecchio di piu' per avere
comunque una distribuzione RedHat originale all'interno della soluzione
complessiva. E questo indipendentemente dai servizi forniti da RedHat
che avremmo in questo caso comunque fornito noi come parte del supporto
alla soluzione complessiva.

tito.