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Christian Surchi christian a softwarelibero.it
Mer 10 Ott 2007 18:29:04 CEST


Il giorno mer, 10/10/2007 alle 16.31 +0200, Francesco Potorti` ha
scritto:
> Dov'è l'ottimismo?  È vero per tutte le cose al mondo, e banalmente
> anche per il giornalismo.  Se tu fai qualcosa e hai un ritorno buono se
> fai bene, sei incentivato a far meglio.  In particolare per il
> giornalismo, mi pare che l'unico incentivo in questo senso possa
> provenire dai lettori, non mi vengono in mente altre possibili spinte.

Ma cosa c'entra questo, scusami? quando tu fai il _tuo lavoro_, hai
forse bisogno che necessariamente qualcuno ti cazzi perche' altrimenti
lo fai in modo approssimativo oppure agisci in modo poco onesto?
Naturalmente per scrivere serve anche che qualcuno legga, ma stiamo
parlando di principi che *dovrebbero* essere al base di una professione
come quella giornalistica e non di semplici dettagli. Non so se mi
spiego...

> >Per restare in topic direi di vedere quante volte non siamo stati zitti
> >leggendo le solite stupidaggini sul SL senza copyright e via dicendo.
> 
> Spesso i giornalisti hanno risposto.

Questa io la chiamo cortesia, non necessariamente professionalita'. :)

> Ci sono entrambe le cose, come sempre.  Ci sono tante spinte, e potenti,
> in tutte le direzioni.  Ma mi pare che l'unica spinta nella direzione
> del buon giornalismo la possano dare i lettori.  Se poi qualcuno crede
> che dare una spinta significhi risolvere il problema, è un illuso.  Se
> qualcuno crede che dare una spinta non possa servire a nulla, è uno
> senza speranza e senza capacità di influire sulla realtà.

Chi scrive? chi puo' scrivere? chi ha i mezzi e i soldi per essere
pubblicato? :) Il discorso e' ben piu' ampio di quello che dici tu, ma
non ho voglia di andare ulteriormente OT.

Tornando sul tema invece, quando vedo i soliti "errori" a proposito dei
temi che ci riguardano, e li vedo ripetersi, nei pezzi dei soliti
giornalisti o nei pezzi di altri, non posso semplicemente pensare che il
giornalista di turno non si senta sufficientemente valorizzato da me
lettore, ma semplicemente penso che se ne stia altamente fregando del
tema che sta affrontando e anche del lettore. Per carita' so benissimo
che ci sono giornalisti precari, pagati malissimo, e via dicendo, come
spesso succede per tante professioni, ma questo non significa che sullo
stesso giornale io sia obbligato a leggere sempre i soliti errori anche
dopo aver fatto presente gli errori tante volte. Ripeto, in molti casi
e' una precisa scelta, politica e non.

Per contribuire al dibattito aggiungo un link che ritengo molto
interessante, dal blog di uno che qualcosa ne sa ;) e che ha aperto
appunto una discussione sul tema, con tanto di intervento del
giornalista e di altri:

http://caparossa.noblogs.org/post/2007/09/21/de-coccio

ciao
Christian








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