[Discussioni] [CAPPATO/ FREE SOFTWARE: IL CONSIGLIO e IL PARLAMENTO EUROPEO SEGUANO LA COMMISSIONE nell'UTILIZZO DI FORMATI APERTI]

Francesco Potorti` pot a potorti.it
Ven 6 Giu 2008 18:40:06 CEST


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Date: Fri, 06 Jun 2008 18:50:49 +0200
From: Marco Cappato <marco.cappato a europarl.europa.eu>
Subject: CAPPATO/ FREE SOFTWARE: IL CONSIGLIO e IL PARLAMENTO EUROPEO SEGUANO
 LA COMMISSIONE nell'UTILIZZO DI FORMATI APERTI



CAPPATO/ FREE SOFTWARE: IL CONSIGLIO e IL PARLAMENTO EUROPEO SEGUANO LA COMMISSIONE nell'UTILIZZO DI FORMATI APERTI 

  

Rispondendo a un'interrogazione del radicale Marco Cappato che chiedeva conto alla Commissione europea delle politiche attualmente in corso per promuovere l'utilizzo di formati
aperti, a partire dai computer delle stesse istituzioni europee, il Commissario Siim Kallas sostiene che la Commissione è “attualmente in grado di accettare e produrre documenti nel
formato ISO 26300:2006 (altrimenti denominato e comunemente noto come formato ODF)". 

  

"La Commissione desidera essere in grado di accettare e produrre documenti conformi a diversi formati standardizzati (ad esempio i formati standard ISO PDF e ODF) e, se opportuno,
anche ad alti formati largamente utilizzati (standard ISO o no) dai privati, dalle imprese e dalla pubblica amministrazione”. 

La Commissione dichiara inoltre di aver “già presentato ad altre istituzioni europee l'approccio tecnico utilizzato per accettare e produrre documenti nei formati ODF. 

Inoltre, nell'ambito del suo programma IDABC, la Commissione sta lavorando insieme ai rappresentanti degli Stati membri alla promozione e semplificazione degli Open Document
Exchange Formats (ODEF). 

Per ulteriori informazioni si veda il sito: 

http://ec.europa.eu/idabc/en/document/3439/5585". 

  

A partire da questa risposta positiva, Cappato ha interrogato allo stesso riguardo il Consiglio e soprattutto il Parlamento europeo, che ad oggi non è in grado di ricevere
documenti in formati diversi da quelli Windows. 

  

Chiede Cappato: 

"Considerato che l'attuale capacità dei servizi del Parlamento obbliga, di fatto, chi si vuole rapportare con esso al quasi esclusivo utilizzo di software proprietari e obbliga i
deputati, nell'espletazione del proprio mandato, a ricorrere a tali formati, al Parlamento come nei propri uffici all'esterno dell'istituzione; 

considerato che nel regolamento non c'è -né vi può essere- nessun esplicito riferimento all'utilizzo di un formato piuttosto che di un altro; 

Si chiede di sapere quali misure immediate intende adottare il Parlamento affinché le infrastrutture informatiche di cui dispone siano pienamente conformi per poter ricevere e
diffondere i documenti ISO 26300:2006?". 

  

Ad una prima lettera, inviata 2 mesi fa al Presidente del Parlamento Poettering, il questore responsabile per le infrastrutture informatiche, James Nicholson, aveva risposto che
una configurazione prova basata su software libero è attualmente alla fase di sperimentazione seguendo un "procedimento prudente, che tiene conto del bisogno di continuità di
servizio delle nostre infrastrutture e dei nostri ambienti informatici".

 

link all'interrogazione presentata
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2008-2110+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT 

 

assistant to Marco Cappato MEP
  

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