[Discussioni] Microsoft ringrazia Beatrice Magnolfi

simo s a ssimo.org
Sab 29 Mar 2008 16:09:50 CET


On Sat, 2008-03-29 at 15:19 +0100, Antonio Russo wrote:
> Niente di nuovo sotto il sole, capisco il rammarico espresso da Dal Pino
> per la mancata candidatura della Magnolfi:
> http://www.beatricemagnolfi.it/wp/wp-content/uploads/lettera_Microsoft_Dal_Pino.pdf 
> 
> In questi 20 mesi Microsoft si è portata a casa un bel popò di roba:
> 
> - Finanziamenti pubblici a gogò per il centro Microsoft di Trento
> - L'accordo con il governo per farsi finanziare altri tre Centri
> regionali. A proposito di questo ieri hanno inaugurato il centro
> Microsoft di Torino presso il politecnico.
> - L'unica legge a favore del software libero fatta dal governo
> Berlusconi (mi viene da piangere), cioè quella della valutazione
> comparativa, è stata palesemente ignorata malgrado le nostre denunce e
> una causa vinta in Tribunale.
> - Ha mantenuto invariata la sua posizione all'interno della P.A.
> 
> Poi andando nel dettaglio, in quel fax c'è molto colore e secondo me Dal
> Pino si è montato la testa, parla come se lui fosse un gran imprenditore
> ma qualcuno dovrebbe ricordarli che Microsoft Italia è quasi una PMI di
> meno di 800 dipendenti e un fatturato che non arriva ai 200 milioni :-))
> 
> Che tristezza, se in futuro qualcuno viene a dirmi che il software
> libero è di sinistra lo mando a quel paese...
> 


Quello che mi fa impazzire e' che su cose come queste immagino non
otterremo mai alcun commento da alcun candidato.
Non riesco a farmi un'opinione sulla Magnolfi, ma mi spiace per lei, una
lettera da un'azienda "interessata", ai miei occhi, non posa certo a
favore.

Non perche' ci debba essere un'opposizione ideologica, ci mancherebbe,
ma perche' il compito della PA e' quello di assicurarsi indipendenza
tecnologica e neutralita' sul mercato, oltre che, naturalmente, la
ricerca di valore (inteso come migliori risultati al minor prezzo).

Se la PA avesse ricercato l'indipendenza sono certo che Microsoft, *in
questo momento*, non sarebbe certo molto contenta visto che vedrebbe
ridotta la propria posizione dominante.

In questo senso una lettera di apprezzamento la leggo piu' come un
buffetto per un funzionario che "e' stato al suo posto" e non ha
interferito come avrebbe dovuto per ristabilire almeno una parvenza di
indipendenza e parita' di opportunita' per tutti i fornitori.

Avrebbe di certo un peso molto diverso una lettera da un'azienda *senza*
interessi nel campo che vede gli effetti infrastrutturali positivi
dovuti a scelte portate avanti, quello si sarebbe da pubblicare
orgogliosamente e da far valere come motivo per essere candidati.


Simo.





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