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[Alexjan Carraturo]

> Ho un account gmail ma non uno su facebook se ti preme saperlo.
> I peccati li definisce una chiesa/religione, noi al massimo possiamo
> definire cosa riteniamo o meno opportuno.
>
> Spero i tuoi dubbi siano ora fugati.
>
> Simo.
>
>

Ebbene si.... lo confesso... ho un accout Gmail, uso Facebook, ho un
account twitter (dove però non ho mai scritto nientep perchè non mi
piace il microblogging), e porto avanti un gruppo che cerca di far
conoscere il software libero.

Fino all'anno scorso non avevo Facebook, per i motivi che tutti sappiamo.

Mi sono reso conto però di due cose

1) Che oltre a fare l'attivista ho una vita normale, e ho degli amici
normali che sono solo su Facebook.
2) Che si vedono solo le informazioni che uno pubblica.... se non lo
pubblichi, non c'è
3) Che si possono rilasciare i contenuti in CC (ed io lo faccio)
4) Che è una mano santa per le questioni di attivismo; si riesce a
passare le informazioni molto rapidamente.
5) Si può raggiungere anche gente normale, e non la cerchia dei
soliti, che già sanno tutto.


GMail è anti-privacy.. vero, ma basta usa del comune gpg ed il gioco è
fatto. Non lo puoi fare con le liste, è vero, ma di solito le liste
sono pubbliche in lettura. Rimane il fatto che è la migliore webmail
che conosca, ed inoltre con tutte le liste che leggo, e tutte le mail
che mi arrivano, senza l'impostazione di gmail non riuscire a leggere
la metà di quello che leggo.


E' da un po' di tempo che ho notato un ritorno all'estremismo (e non
dico qui, ma in alcune liste e blog), dove si innalzano battaglie
contro tutto quello che possa essere proprietario e non libero, nel
nome della coerenza (per intenderci, parliamo di quelli che attaccano
Ubuntu, Fedora e compagnia chiamandole "proprietarie", per dei
firmware e dei plug-in). Gli stessi si scagliano contro Google,
Facebook o twitter. Ora non voglio dire che abbiano torto... in fondo
è vero che seguono una linea di coerenza, ma questo tipo di
"assolutismo" molte volte è dovuto al fatto che queste persone non
hanno fatto mai (o quasi mai) attività sul campo, se non partecipare a
qualche Linux Day. Perchè deduco questo? Perchè chiunque abbia fatto
attivismo tra le persone normali sa che bisogna abbozzare per riuscire
ad ottenere un po' di interesse.

Ad esempio, provate voi a spiegare ad un ragazzino di 16 che in nome
della libertà deve rinunciare all'accelerazione 3D, o dirgli che
passando a GNU/Linux non deve usare Twitter, Facebook, Gmail e anche
Flash.... sapete che idea si fara del mondo del Software libero vero?
Oppure a spiegare ad una casalinga che deve cambiare la scheda di rete
perchè non è compatibile con driver 100% Free.

E vi potrei fare una marea di esempi, di questo genere, maturati
sull'esperienza fatta "sul campo".

E facile fare i blogger indignati contro questa o quell'altra
tecnologia proprietaria.... il difficile e farlo capire agli altri.

Per questo da tempo che cerco di propugnare quello che chiamo
l'approccio graduale, e che in una lista come questa non penso vada
spiegato (lo sapete già tutti).

Con questo non voglio dire "evviva Facebook, evvida i driver
proprietari".... anzi. Sono un male e lo rimarranno sempre, ma la
nostra lotta non va fatta contro Ubuntu perchè ne consente
l'installazione, ma contro le case che non permettono o non rilasciano
driver liberi. Non bisogna scagliarsi contro chi in fondo sta facendo
la cosa giusta anche se in un modo che non vi piace, ma contro chi
"costringe" a dover abbozzare molte cose per incontrare il grande
pubblico.

Va bene riconosce i limiti ed i difetti del software proprietario,
soprattutto se fatto passare per libero, ma da qui all'assolutismo in
nome della coerenza ce ne corre un bel po'.

Io ho scelto la mia strada, anche se alcuni la hanno più volte
criticata... e vi posso dire che l'approccio graduale funziona, perchè
testato. Non ho conoscenza invece dati del metodo "monastico -
assolutistico"....

Con questo chiudo il sermone

Alex.







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Alexjan Carraturo
admin of
Free Software Users Group Italia
http://www.fsugitalia.org
Fedora Ambassador: Axjslack
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