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Giuseppe Scrivano
gscrivano a gnu.org
Ven 2 Ott 2009 12:39:50 CEST
Marco Ermini <marco.ermini a gmail.com> writes:
> E non mi dire che non ci sono state guerre di religione su questo
> (Potortì lo ha spiegato già in questo thread). Mi viene la nausea solo
> a ripensarci... FLOSS vs FOSS vs open source... GNU/Linux contro
> Linux... ecc. l'unica cosa che mi viene in mente è "get a life".
> Discussioni sterili fini a sé stesse.
Questa non è una guerra di religione, semplicemente il fatto di chiamare
le cose con il loro vero nome. Usando lo stesso esempio, "open source"
e "software libero" sono due cose diverse che si pongono obiettivi
diversi.
Sarebbe come avere la possibilità di scambiare "gatto" con "cane" e
viceversa, creerebbe moltissima confusione nelle discussioni non sapendo
più un termine a cosa si riferisce.
Io supporto il software libero, cercando di contribuire quando mi è
possibile e diversamente l'open source non mi interessa.
> GNU/Linux è il *tuo* nome per quello che tutto l'universo chiama
> semplicemente "Linux". Un sistema operativo ottimo secondo il *tuo*
> punto di vista e per il *tuo* tipo di utilizzo, ma molto probabilmente
> ancora molto, molto lontato dall'essere *universalmente* ottimo, tanto
> che il 95% dei desktop lo semplicemente ignora. E scusami tanto, io
> posso benissimo immaginarmi perché.
A me sembra che la maggior parte della gente lo chiama GNU/Linux, e non
è una questione di mio/tuo universo.
Il fine del software libero è quello di avere un sistema libero non
quello di avere del software tecnicamente migliore (che è l'obiettivo
del open source), il fatto che poi lo sia o meno è un effetto
secondario. Quello che davvero importa è la possibilità di modificarlo
ed usarlo come meglio si crede. Concordo che non tutto il software
libero è paragonabile alle alternative proprietarie in termini tecnici,
ma soltanto usandolo è possibile migliorarlo.
Il 95% è spiegabile subito, perchè si trovano Windows già installato sul
computer senza avere la possibilità di scegliere. Credo che le nuove
versioni di Gnome e KDE sono molto più semplici da usare che qualsiasi
versione di Windows.
> Personalmente uso Linux su hardware che mi avanza in quanto è gratuito
> e non mi piace usare Windows quando non sono costretto. Anche perché
> l'unica versione di Windows realmente utilizzabile ad oggi è vecchia
> di almeno 8 anni, quindi userò con soddisfazione Mac almeno finché non
> sarà disponibile una versione stabile e decente di Windows 7.
s/Linux/GNU\/Linux/
Quelle che hai riportato sono soltanto considerazioni tecniche, Mac o
Windows poco importa, non sono liberi. Questo è il mio punto di vista,
non tecnico e nè tantomeno religioso.
Il fatto che è gratuito non è rilevante, anzi secondo me bisognerebbe
farlo pagare, come è possibile fare, per supportare i developers e le
organizzazioni che ci stanno dietro.
Quello che è rilevante è il fatto che una volta che è tuo, lo puoi
adattare ai tuoi bisogni e farne quello che vuoi, e non viceversa
adattare te stesso al software che usi.
> A chiunque se lo chieda, rispondo prima di formulare la domanda: sì,
> si può essere sostenitori di una causa senza averne la vista
> religiosamente offuscata.
Nessuno ha detto che bisogna prenderla come una religione, anzi è
necessario non farlo, le guerre di religione non hanno mai portato a
niente di buono. Chiamare l'intero sistema GNU/Linux mi sembra
semplicemente una questione di correttezza verso chi da anni supporta
questa idea cercando di offrire un sistema completamente libero.
Saluti,
Giuseppe Scrivano
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