[Discussioni] Stabilire che tipo di incontro proporre a Vendola

[Anne Ghisla]

On Fri, 2010-12-10 at 19:27 +0100, discussioni-request a softwarelibero.it
wrote:
> Message: 8
> Date: Fri, 10 Dec 2010 19:21:42 +0100
> From: Francesca Ciceri <madamezou a yahoo.it>
> Subject: Re: [Discussioni] Stabilire che tipo di incontro proporre a
> 	Vendola
> To: "Discussioni sul software libero." <discussioni a softwarelibero.it>
> Message-ID: <20101210182142.GB1530 a kasbah>
> Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
> 
> Propone un cambiamento, ecco cosa fa.
> Pone le basi per discutere un modo diverso di comportarsi, collaborare, lavorare,
> mettere in moto energie e progetti, attivarsi.
> Marco può essere estremamente fastidioso, non lo metto in dubbio, soprattutto
> per il fatto che tende a mettere il dito nella piaga con una certa
> ostinazione. 
> E tuttavia va riconosciuto che questo è l'unico comportamento
> logico da parte di chi vede una disfunzione o un malfunzionamento in 
> un'associazione o gruppo la cui utilità in termini teorici non pone neanche
> lontanamente in dubbio.
> Ergo la sua è una forma di rispetto nei confronti di Assoli.
> Le sue, quanto meno in questa faccenda, mi paiono critiche costruttive.
> Se avete un attimo di pazienza vorrei riassumerle, premettendo che:
> 
> - non sono socia di Assoli nè membro di nessun gruppo o associazione analoga
> - lurko spesso in questa lista, raramente sono portata a scrivere: credo sia
>   inutile, a volte, inviare una mail per ribadire un concetto già espresso da
>   altri
> 
> Detto questo, mi sembra che quello che ho visto in molte mail definire
> sprezzantemente "rumore di fondo" sia nient'altro che un tentativo di
> ragionare e scambiarsi idee e opinioni su due differenti temi
> 
> 1. la struttura, il ruolo, le dinamiche di comunicazione interne e verso
> l'esterno di Assoli 
> 
> 2. la necessità di informare più correttamente cittadini e soprattutto
> decisori (aka politici e ahimè più spesso *politicanti*) su {caratteristiche,
> pregi, opportunità, whatever} del SL. 
> 
> Senza 1. dubito che si potrà raggiungere un risultato significativo in 2.
> E benché, qualcuno (la risposta, qui sopra, di Stefano nè è un esempio)
> ritenga che quand'anche 1. fosse un problema da considerarsi, sarebbe sempre e
> comunque solo un problema di Assoli e dei suoi soci, io credo che Assoli
> potrebbe invece far tesoro degli input esterni.
> Perché è possibile che di fronte ad un ripensamento delle dinamiche di azione
> di Assoli, e delle strutture un po' ingessate e - come dire, senza risultare
> inutilmente offensiva? - un filo autoreferenziali, cadano molte riserve e vi
> sia anche una maggior collaborazione e apporto di energie.
> 
> Sono una persona che ama prendere il toro per le corna ed agire. Quando circa
> una settimana fa, Luca Ferroni ci ha parlato del progetto su Jagom mi sono
[...]
> Non appena Luca mi ha aggiunto al progetto, però, è iniziata quella discussione
> davvero balzana su "solo le associazioni con più di 30 iscritti potranno
> partecipare al coordinamento" e poi a ruota "i presidenti si sentiranno per
> telefono" e poi giorno dopo giorno ho letto su questa lista cose sempre più
> assurde (IMVHO).
> La delegazione, che prima doveva essere comprensiva di varie realtà, è
> diventata una delegazione solo di Assoli, poi solo di Assoli con dei tecnici,
> poi Assoli+qualcun'altro+tecnici_però_ne_parliamo.
> Ho detto a Ferroni che non avrei aggiunto una sola riga su jagom prima di
> capire se in effetti Assoli - perché quello su Jagom, mi ha chiarito lui prima
> di aggiungermi (e la sua prima domanda è stata se ero socia/membro
> di Assoli) è un progetto di Assoli e non collaborativo, o così ho capito -
> riflette quelle che sono le mie posizioni.
> 
> No. Non le riflette, non per problemi legati al *contenuto* di quello che
> cerca di portare avanti.
> Per il *modo* in cui cerca di portarlo avanti.
> Lento, autoreferenziale, esclusivo, escludente, non-democratico.
> 
> Non sono polemica e non voglio suonare offensiva: mi rendo conto che ci sono
> persone che lavorano in Assoli da anni e fanno un ottimo lavoro. E quelle
> persone non voglio offonderle, nè voglio svilire il loro operato.
> Solo, probabilmente nessuno ha ragionato mai un pochino sulla *forma*
> dell'associazione, sulle *pratiche* dell'associazione. Tutto qui.

Quoto interamente.

Quel che noto, da non socia Assoli e come altri hanno già detto in
precedenza, è che manca trasparenza riguardo le azioni in corso. Siccome
non siete una procura antimafia o un'agenzia investigativa, la
segretezza delle procedure in corso non sarà sempre necessaria, e non
andrebbe presa come scusa "Se ne dobbiamo parlare con tutti non finiamo
più". Questo finisce per far passare Assoli come un'associazione
spocchiosa che fa le cose in proprio, quando invece per definizione
riguardano tutti.

In questa discussione ci sono spunti per il miglioramento -  a
prescindere da chi li ha proposti e da come. Altrimenti finiamo per
accapigliarci come i cattivi politici [non solo i nostri, NdA], che in
mancanza di migliori argomenti finiscono sulle accuse personali e
perdono di vista il vero oggetto della discussione. 
E chi sta pagando? Il software libero. Come possiamo portarci come
ambasciatori di esso se possiamo essere così facilmente divisi, e
addirittura non sentirci rappresentati dall'associazione per il software
libero? Non è un appello a mostrarsi uniti ad ogni costo, ma, se mi è
concesso, a rivalutare qualche precedenza.

Riguardo all'aspetto tecnico del coordinamento veloce, porto un esempio:
OSGeo, fondazione internazionale per il software libero geografico [0],
fa le riunioni della board nel canale irc pubblico [1], e i voti sono
poi confermati via skype o mail a fine meeting. Quindi nell'arco di due
ore.

con un misto di speranza e preoccupazione,
Anne

[0] http://www.osgeo.org/ 
[1] http://wiki.osgeo.org/wiki/Board_of_Directors
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