[Discussioni] materiale propagandistico pro brevetti negli atenei di torino
Matteo Gamba
argon a hipatia.net
Lun 10 Maggio 2010 21:17:10 CEST
> On Mon, May 10, 2010 at 07:50:33PM +0200, Renzo Davoli wrote:
>> Guardate che non mi pare serva andare fisicamente a prendere il
>> libretto azzurro dei pensieri di "Proprieta' Intellettuale".
> Ho letto l'intero libretto, seguono le mie considerazioni:
> - E' scritto da persone colte e intelligenti che hanno idee contrarie
> alle nostre.
> - Quella che descrivono e' la legge attuale
> - Non sono quindi attaccabili in merito a errori sostanziali dello
> scritto.
> Per esempio da nessuna parte ho trovato il software di elaborazione
> legato al brevetto, viene correttamente detto che e' soggetto al
> diritto di autore.
> Le formule matematiche non sono correttamente citate.
> - Anche la sezione sul file sharing e' stata scritta in modo da non poter
> essere attaccata nella forma. Racconta il caso di Peppermint vs Wind
> dove il tribunale ha deciso che la privacy degli utenti e' prevalente
> rispetto alla tutela del diritto economico d'autore...
> e che quindi era giusto che wind non desse i dati dei downloader.
>
> - Una risposta scomposta o imprecisa danneggerebbe solo la diffusione
> delle
> idee correlate al software libero.
>
> - Il libretto e' altamente autocelebrativo, in alcuni punti sembra una
> catena
> di sant'antonio....
> Meucci poverino che non ha brevettato e' rimasto povero mentre Bell....
> e' un po' come, chi non ha spedito questa lettera a n amici avra'
> la maledizione etc....
>
> - Racconta la favolina: chiudi la conoscenza e diventerai ricco, che ai
> miei
> orecchi appare come l'attrazione del paese dei Balocchi.
> E' una favola pittosto diffusa al giorno d'oggi: raccontare che grazie
> al colpo di fortuna, alla scoperta dell'uovo di colombo, la scrittura di
> un'opera famosa, o semplicemente al gratta e vinci o al totocalcio
> si potra' vivere di rendita per la vita senza fare piu' un tubo.
> E' il paese dei Balocchi. Peccato che siano in molti a credere a queste
> baggianate, cosi' incassano le lotterie (le famose tasse sull'ignoranza)
> e i giovani di valore si fanno soffiare le idee da chi manovra capitali.
> Meucci e' proprio l'esempio. Senza i brevetti sarebbe diventato famoso
> lui, senza aspettare che l'invenzione gli fosse riconosciuta alla memoria.
>
> Avrei ancora tante cose da dire ma... mi chiamano a cena.
>
> Solo una:
> - questo libretto non e' di per se' "contro" il software libero.
> Non racconta che ci sono forme alternative di retribuzione rispetto alla
> chiusura proprietaria del codice.
> Lascia intendere che l'unico modo per guadagnare dal servizio di
> creazione di conoscenza sia la limitazione all'uso.
>
concordo, infatti il software è compreso tra i vari esempi che fanno, non
è il fulcro su cui si basano le discussioni. Il tutto viene fatto proprio
per influenzare (obv) la gente che non ha ancora un senso critico riguardo
all'argomento. Come giustamente suggerisce Renzo, per portare una giusta
sensibilità al tema dei brevetti, occorre mostrare ciò che non è stato
detto nel libro, ossia il nostro punto di vista.
qui c'è il link al testo:
http://www.les-italy.org/files/IPDay.pdf
> - la risposta migliore e' (IMHO) mostrare una prospettiva diversa,
> scrivere la continuazione con le parti "omesse".
>
> renzo
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