[Discussioni] un paio di cent in più
Antonio Russo
antonio a softwarelibero.it
Mar 30 Nov 2010 09:59:48 CET
Il giorno mar, 30/11/2010 alle 09.36 +0100, Davide Dozza ha scritto:
> Dal momento che propongo un progetto basato su SL la mia fornitura si
> configura nella fornitura di licenze software, di personalizzazioni e di
> servizi di manutenzione.
>
E allora perché proponi un progetto basato in software libero se lo devi
travestire di software proprietario?
Io non ho una visione da imprenditore che si deve battere per trovare i
clienti tutti i giorni, ma ho la visione interna dei grandi progetti di
migrazione e ti posso dire che una delle leve principali è proprio
questa, il software visto come un servizio seduce i decisori mediamente
intelligenti.
Il problema in Italia non sono le seghe mentali tra "opensurcisti" e
"softwerliberisti", quelle esistono in ogni paese e non impediscono lo
sviluppo. Il vero problema italiano è che le aziende che lavorano con
software libero non hanno saputo/voluto/potuto sviluppare un modello de
business sostenibile.
Tornando a Vendola, IMHO, una gran parte di responsabilità ricade nella
P.A. che a differenza d'altri paesi non investe una lira nelle aziende
locali. Le maggiori aziende di software libero che io conosco fuori
degli U.S.A. si trovano in Brasile e in Francia, due P.A. che investono
fortemente nel settore.
Personalmente, non penso che le aziende devano cambiare discorso e
appropriarsi dei metodi "venditori di scatole", penso piuttosto che
l'orizzonte culturale dei politici (di destra e sinistra) deva cambiare
radicalmente. Come si fa a essere di sinistra e passare accordi con un
monopolio? Como si fa a essere di sinistra in 2010 e confondere la banda
larga con un editore di software? Come si fa a essere di destra
nazionalista e passare accordi con una multinazionale straniera a
discapito delle aziende locali? Come si fa a essere la destra liberale e
finanziare con fondi pubblici un'azienda condannata per posizione
dominante? Queste sono le vere domande che da imprenditori, cittadini,
attivisti o nulla facenti dovremmo porre ai futuri candidati.
Saluti
Anton
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