[Discussioni] ricerca FLOSS

Renzo Davoli renzo a cs.unibo.it
Mer 6 Ott 2010 15:11:47 CEST


Dott. Lombardo,

On Wed, Oct 06, 2010 at 12:37:50PM +0200, Laura Lombardo wrote:
> Dunque, ? mia consuetudine restituire, una volta concluse le mie 
> ricerche, i dati ottenuti asia  chi a collaborato con me sia a chi ? 
> interessato alle tematiche affrontate. In tutta onest?, non ho ancora 
> pensato al tipo di pubblicazione da fare.
> Molto dipender? dalla quantit? di dati che otterr?.
> Se, ad esempio, dovessi pensare ad un articolo su una rivista, devo dire 
> che nel mio settore, non conosco riviste accademiche che pubblichino con 
> licenza aperta.
> Mi dispiace non potervi dare una risposta sin da ora. Spero che questo 
> non interferisca con la collaborazione alla ricerca.

premetto che non sono un giurista, ma ho avuto problemi simili 
con pubblicazioni scientifiche nel mio campo, l'informatica.

E' vero che molte riviste scientifiche hanno (purtroppo) licenze proprietarie.
E' altresi' vero che la licenza della pubblicazione copre (AFAIK)
il testo pubblicato, non i concetti espressi.
Io in piu' occasioni ho prodotto due documenti che portavano identici
concetti con prosa completamente indipendente, uno spedito per la
pubblicazione, l'altro rilasciato via rete con licenza libera.

E' una seccatura, ma questo consente di aggirare le ormai assurde pretese
degli editori-parassiti.

> Voglio precisare un'ultima cosa.
> Il mio dipartimento (come gran parte della amministrazioni pubbliche,  
> purtoppo) lavora utilizzando solo software proprietario.
> Il collaboratore incaricato di costruire il questionario online mi ha  
> restituito un prodotto fruibile solo ed esclusivamente con internet  
> explorer.
> Ovviamente, non ? colpa della persona, ma di un intero sistema. Per? 
> questo ha comportato per me un lavoro enorme, perch?, insieme ad un mio 
> amico, abbiamo riscritto interamente il questionario in maniera che fosse 
> fruibile all'interno di standard aperti. Ci tengo a precisare che io non 
> sono un'esperta in ambito tecnico-informatico, e che il mio interesse per 
> le tematiche relative al software libero sono ti tipo sociologico (come 
> avrete certamente capito leggendo il questionario).

Chi porta avanti idee di liberta' cadrebbe in contraddizione se pretendesse
di vincolare il comportamento degli altri.
Questa affermazione si legge da due lati.
Al vostro interno siete liberi di usare il software che preferite. Se la
scelta e' condizionata da ignoranza probabilmente state sperperando risorse
pubbliche perche' non siete a conoscenza di soluzioni forse migliori, forse
piu' efficienti, forse meno costose.
Dall'altro lato pero' vi *dovete* fermare quando le vostre scelte possono 
condizionare quelle degli altri. Occorre che il vostro lavoro sia fruibile
da *tutti* e aperto alla collaborazione di *tutti*.
Lei, come me, lavora in una Universita' pubblica. 
Come l'ANAS non puo' costruire strade solo per le automobili Fiat, cosi'
noi non possiamo interagire solo con chi usa un determinato software 
proprietario.

renzo davoli



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