[Discussioni] Vendola torna a battere bandiera del Software Libero

Dott. Giovanni Bonenti gbonenti a missive.it
Lun 11 Lug 2011 23:12:59 CEST


Il 11/07/2011 22:02, Guido Iodice ha scritto:
> Il giorno 11 luglio 2011 21:17, Dott. Giovanni Bonenti
> <gbonenti a missive.it <mailto:gbonenti a missive.it>> ha scritto:
> 
> 
>     Ma gli applicativi che ci girano sopra sono ultraproprietari e coperti
>     da brevetto.
> 
> 
> sicuramente sì.

Non era una domanda, ma un'affermazione ;)
E' abbastanza noto che io sono dottore in medicina, forse meno che la
mia specializzazione è la radiologia, per cui parlo con estrema
cognizione di causa ;)

Diciamo che, nell'economia di un'ospedale, il fatto che gli
elettromedicali girino su Software Libero è una cosa tout-à-fait secondaria.
Il problema sono la standardizzazione delle procedure e l'interoperabilità.
C'è il progetto IHE che si occupa di queste cose, e, guarda caso, è
estremamente osteggiato dalle ditte produttrici di elettromedicali,
perchè toglie loro il potere per darlo agli utenti finali (ricorda
qualcosa questo?).
Ma la strada da fare è ancora lunga e irta di ostacoli.

Certo è che in un ospedale spazi per introdurre il SL ce n'è a bizzeffe
a prescindere dagli elettromedicali.
Il problema è che le migrazioni vanno fatte "on-the-fly" se no come
minimo c'è il rischio di provocare un'epidemia di ulcere gastriche negli
operatori (in un ospedale le procedure, qualsiasi esse siano *devono*
funzionare, pena la paralisi: e pensate un po' cosa vuol dire la
paralisi del sistema informatico per chi lavora in un Pronto Soccorso),
e che comunque i CED sono molto spesso sottodimensionati rispetto a
quelle che sono le risorse atte a *gestire* in prima persona un sistema
basato su SL (il che vuol dire non solo l'help desk, ma anche le
personalizzazioni, il bug-fixing, lo sviluppo, ecc.).
Detto questo, credo che questi tempi di vacche magrissime saranno una
manna per chi lavora col SL, se sa gestirsi un attimo con intelligenza.
Anche il più disonesto e in malafede dei direttori generali sa che se
spende qualche centinaio di migliaia di € in licenze microsoft, non se
li ritrova da un'altra parte del bilancio e ad esempio può essere
costretto a chiudere reparti per l'estate o piacevolezze simili.
Se viene fuori che ha buttato nel cesso tutti quei soldi perchè il
medico o l'amministrativo di turno potessero usare Power Point, sa che
rischia la castrazione coi denti sulla pubblica piazza.
Con questi chiari di luna ritengo che i tempi possano essere
interessanti e mi paiono possibili migrazioni di massa al SL, non legate
a leggi regionali, ma al fatto che il grano manca.
Se il mondo delle imprese saprà rispondere adeguatamente (un minimo di
etica e di furbizia, niente atteggiamenti da "tanto paga Pantalone",
sano realismo e niente improvvisazioni) la migrazione al SL sarà una
realtà di fatto, in barba a leggi regionali e ad accordi con questo o
quel venditore di software.

Ora la smetto perchè siamo veramente OT.

Ciao :)

Giovanni


-- 
Dott. Giovanni Bonenti
Linux user #209071
"Stirare e' il mio secondo lavoro domestico preferito. Il primo e'
sbattere la testa contro gli spigoli del letto finche' svengo."
(Thanks to Piergiovanna)

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