[Discussioni] ma dobbiamo proprio discutere le ragioni? (o no?)
Nicola A. Grossi
k2 a larivoluzione.it
Mar 29 Mar 2011 17:31:06 CEST
guido iodice ha scritto:
> Il 29 marzo 2011 17:00, Nicola A. Grossi <k2 a larivoluzione.it> ha scritto:
>
>> Francesco Potortì ha scritto:
>>
>>> - essenzialmente perché è intrinsecamente più sicuro
>>> - essenzialmente perché è molto meno diffuso
>>>
>> E se fosse anche per il fatto che, per esempio, ci sono tante distro linux
>> (le cui versioni si susseguono con una certa rapidità) e non tutti i
>> codici malefici funzionano su tutte le distro
>> e su tutte le versioni della stessa distro?
>>
>>
>>
>
> Sì e no.
> Se il codice malevolo sfrutta una vulnerabilità corretta in una
> versione successiva, o non presente in una certa versione, allora
> accade quello che hai detto.
> Ma vi sono anche vulnerabilità che, per un motivo o per l'altro, sono
> di sicuro presenti in tutte le distribuzioni e a volte per diverse
> versioni successive, finché non ci si accorge del bug e lo si
> corregge.
>
Allora sì. Non sì e no. Perché non ho detto che non esistono codici
malefici che
funzionano su tutte le distro. Ho detto che non tutti funzionano su
tutte le distro.
> Certo la "variabilità" di GNU/Linux contribuisce a ridurre la
> superficie d'attacco, ma molto di meno di quello che in genere si è
> portati a pensare.
> Tra l'altro, tutti sappiamo che, a seconda del periodo, c'è sempre una
> distro dominante (ora è Ubuntu, in passato è stata Fedora), per cui
> colpire quella distro significa colpire una fetta considerevole degli
> utenti.
>
>
Ecco, stavo pensando anche a questo ma nell'altro senso: ossia
non sono certo che ci sia una distro sufficientemente dominante per parlare
di fette considerevoli. Hai dati certi a riguardo? %?
Secondo me c'è soltanto un gruppo di distro più diffuse delle altre.
Se guardo tra i miei amici, Ubuntu non ce l'ha nessuno...
Si può fare anche un sondaggio in lista :-)
bye
nag
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