[Discussioni] DDL presentato alla Provincia Autonoma di Trento

Marco Bertorello marco a bertorello.ns0.it
Mer 12 Ott 2011 12:03:00 CEST


Il 11 ottobre 2011 18:03, Maurizio Napolitano <napoogle a gmail.com> ha scritto:
> il consigliere provinciale Michele Nardelli ha proposto un nuovo
> disegno di legge
>
> “adozione del software libero ed open source, dei formati, dei dati
> aperti e dei diritti digitali del cittadino”
>
> Il testo è reperibile sul suo sito –
> http://www.michelenardelli.it/uploaded/documenti/ddl%20software%20libero%20versione%20corretta.pdf
>
> Come dice il titolo il disegno non si ferma solo sul software, ma
> anche sui formati e – in particolare – sui dati.
> L’intero disegno si presenta in 11 articoli. L’articolo 3 è dedicato
> alle definizioni, in chiave copyleft, sia per i dati che per il
> software che per i formati e i contenuti, mentre l’articolo 6 si
> esprime in materia di formazione (scuola).
> Gli articoli a seguire mettono in evidenza la necessità di un organo
> di controllo (articolo 7) che dia vita ad un centro servizi per la
> società dell’informazione (articolo 8).

Espongo di seguito alcuni punti che non mi sono chiari e/ che, IMHO,
sono "deboli":

* Art. 4 (e tutti quelli affetti da simile frase) "Salvo quanto
diversamente pattuito fra le parti"

perchè vengono permessi accordi "esterni" alla legge? Se non ho
interpretato male il senso, questo permette di scavalcare la legge
stessa. Non sarebbe meglio se la legge invalidasse accordi esterni
volti a scavalcarla?

* sempre Art. 4

il software sviluppato, sia su commessa della provincia, sia quello
acquistato dalla provincia, così come i dati e i contenuti, siano essi
prodotti o acquistati, non dovrebbero essere di proprietà di tutti
(bene comune)?

* Art. 7 comma 2 e 3 e 6

Non credete che un'azienda privata che si occupa di informatica, si
trovi in una condizione di conflitto di interesse, dovendo lavorare in
questa commissione (per esempio influenzando le scelte in modo da
ledere la competizione per la fornitura)?

Inoltre non ho visto specificato i criteri per ritenere "esperti" i
membri di questa commissione, non credete che questo sporga il fianco
all'ingresso in commissione di "amici di amici" o quantomeno che la
presenza di alcune persone in commissione possa essere scelta in base
a criteri politici invece che prettamente tecnici?
Per quanto riguarda il comma 6, prevederei un meccanismo di verifica,
sopratutto se ci sono aziende di mezzo.

* Art. 10

Sono sempre stato contrario a questo tipo di articoli che, di fatto
invalidano gli effetti della legge (è facile far risultare
antieconomico l'adozione di FLOSS, gonfiando i costi della formazione,
sopratutto se la valutazione viene affidata ad una sola persona non
meglio specificata).

Ciao,

-- 
Marco Bertorello
System Administrator
http://bertorello.ns0.it

"prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
noi siamo la comunità toglietevi il cappello"



More information about the discussioni mailing list