[Discussioni] ipad a scuola

Stefano Cavallari kiwi a softwarelibero.it
Gio 13 Ott 2011 10:48:16 CEST


2011/10/13 Gian Uberto Lauri <saint a eng.it>:
>>>>>> "SC" == Stefano Cavallari <kiwi a softwarelibero.it> writes:
>
> SC> 2011/10/12 Gian Uberto Lauri <saint a eng.it>: Cito la mia ragazza:
> SC> un sostenitore di software libero con un mac è come un animalista
> SC> con la pelliccia.
>>>
>>> La tua ragazza gira col burka.
>
> SC> E tu giri in perizoma. :) Cosa intendi dire? Espandi.
>
> Che è  più in gabbia  lei coi suoi pregiudizi  che chi vari  utenti di
> iPhone.
Non è un pregiudizio, è che è evidente il controsenso.
Apple non è la solita azienda che fa software proprietario, ma
qualcosa di peggio.
Ma se non riesci a comprendere questo punto (e senza bisogno di
espandere), è inutile proseguire con altri discorsi.

>>> I  Mac  sono  ottime  piattaforme  hardware  per  eseguire
>>>  GNU/Linux, sopratutto da quando le CPU sono intel.
> SC> Si solo perché tanti si sbattono a farli andare. Out of the box il
> SC> supporto è 0.
>
> Out of the box trovami  una macchina ufficialmente supportata con buon
> hardware.
>
> Per tutte tanti si sbattono per farli andare, sveglia.
Ma con il loro hardware bislacco serve più gente e più tempo, non negarlo.
Con un portatile random, nonostante ne abbiano prodotti una frazione
rispetto ai modelli apple, è molto più facile avere fortuna e avere
tutto che gira subito.

>>> E durano di più dei computer della concorrenza. Anche come
>>> autonomia.
> SC> La apple ci crede molto visto che è l'unica che da un anno di
> SC> garanzia :)))
^^ qui non dici nulla?

> Ho un portatile non apple che fa 10 anni quest'anno
> SC> e va ancora.
>
> Mah,  il  mio  lam  e  lo  iBook 12"  non  fanno  sentire  bisogno  di
> aggiornamenti.
>
> Le batterie dei vari iP* non rompono le scatole.
Fino a che non si rompono. Poi il vero utente apple cambia device,
contento di aver trovato una scusa per farlo.
>
> Non credo si riesca a dire  altrettanto del Nokia N700, del FreeRunner
> - un'accozzaglia di errori  di progetto - del primo  lettore di e-book
> che mia moglie ha preso..
Non hai avuto fortuna (o forse non hai indagato prima) nel scegliere
l'hardware che hai comprato.
Questo non ti autorizza a dividere apple - tutto il resto e
considerare "tutto il resto" una schifezza.
Proprio perché dentro tutto il resto c'è un sacco di roba che non hai provato.

> Alla gente piace la roba Apple perché la roba Apple funziona. A lungo.
Alla gente piace la roba apple come piacciono i SUV e altre cazzatine costose.

Ad un mio amico si è rotto il suo Powerbook (ancora PPC) coso dopo
poco più di un anno. E niente garanzia.
Il case di un Macbook (plastica bianca) di un altro amico ha i bordi
di plastica taglienti dopo che si sono consumati col tempo.
Il lettore CD/DVD è esploso ed è stato rimosso (peso inutile).

>
>>> E gli iP* non sono computer.
> SC> Cosa sono? Soprammobili?  Hanno una CPU, ram e ci girano le
> SC> applicazioni.
>
> Anche la mia lavatrice, la mia automobile,  il mio lettore di DVD e la
> centralina di controllo dei miei  trenini. Ma non sono computer. Sono,
> genericamente,  gadget.   Nello   specifico  telefoni  o  riproduttori
> MP3.  Che svolgono  il  loro dovere  senza dare  rogne.  Ma non  sento
> proprio il desiderio di programmarli.
Esempi che ti farebbero venire voglia di programmarli:
* Ci sono bachi di sicurezza enormi dentro molti cellulari non programmabili.
* Il firmware GSM di tutti i telefoni è progettato per favorire le
intercettazioni.
* Non avere accesso a *qualunque* macchina è un compromesso molto
pericoloso, *specie se questa contiene dati personali ed è in rete*.
E un telefono ne ha molti di più di un computer oramai.
Quindi questa definizione di gadget è assolutamente INUTILE per quanto
riguarda il software libero.
Poi per chi fa computer consumer, è tutto un gadget.
>
> SC> Cosa sono?  Solo perché non sono computer "classici"
> SC> allora il software libero li non deve immischiarsi?
>
> Non deve  perderci più tempo  del necessario,  ci sono altre  cose più
> importanti  da risolvere.  A volte  credo  che ci  giochino proprio  a
> "tirare certe esche".
Non sono molto d'accordo. In Italia abbiamo più telefonini che
computer, è pericoloso ignorarli.
Permettere l'ingresso di hardware e software chiusi, tra l'altro
propinati dalle scuole è tirarsi la zappa sui piedi.
Perchè insieme a quegli aggeggini entrano formati chiusi e mancanza di
interoperabilità.
E il software libero vive di interoperabilità e formati aperti.

> Nello specifico  del progetto per quella  scuola professionale c'erano
> tutta una lista  di cose su cui andrebbe fatta  per lo meno chiarezza,
> prima che l'uso della tavoletta di Apple.
Su questo posso essere d'accordo. Ma qua si parla di software libero,
gli altri problemi sono da discutere in altre sedi.



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