[Discussioni] Con questi dirigenti , il software libero non vincerà mai

M. Fioretti mfioretti a nexaima.net
Mer 25 Apr 2012 07:21:51 CEST


On Tue, April 24, 2012 9:51 pm, Elio Marvin wrote:
> In data martedì 24 aprile 2012 13:44:59, M. Fioretti ha scritto:
>> Ricordate lo sfogo di Nanni Moretti contro Rutelli, Fassino ecc. 10 anni
>> fa? A me è venuto in mente la settimana scorsa leggendo l'intervista al
>> coordinatore di Debian:
> ...
> Ho letto diciamo così, il tuo "sfogo" che condivido in toto.
>
> E se posso dire la mia, mi sembra di aver letto fra le tue righe, che i SO
> del SL, sono ancora troppo lontani dai comuni mortali - come me -, nel
> senso che il 95% della gente comune non è in grado di capire e usare, e di
> conseguenza apprezzare, il SL.

Buongiorno Elio

io volevo dire una cosa un po' diversa da quello che, credo, intendi tu,
anche se le due cose sono strettamente collegate. Forse si potrebbe
semplificare dicendo che io ho indicato UNA _causa_ degli _effetti_ che tu
descrivi.

Riutilizzando le tue parole, io sto dicendo che troppo spesso, troppe
persone di spicco nel mondo del SL ancora comunicano in maniera troppo
lontana dai comuni mortali con (anche) gli effetti che tu descrivi, fino
al punto di essere controproducenti. Attenzione però:

> Secondo me, perchè il SL abbia successo, dovrebbe essere scritto a prova
> di stupido, in modo che sia facile per chiunque il suo uso, credo
> fermamente che così facendo diventerebbe un prodotto di massa in breve
> tempo, sarebbe controproducente?

scrivere software davvero a prova di stupido è semplicemente impossibile,
anche se è vero che diverse persone nel mondo del SL non ci provano
nemmeno, ma impostare le cose in questo modo non è corretto.

Rileggi gli esempi che ho fatto nel mio articolo: sono tutte cose
realmente successe di recente a persone a cui ho installato io Linux e
spesso era il PRIMO computer mai usato in vita loro.

Per queste persone, Linux in sè e per sè è facile da usare esattamente
tanto quanto Windows, se non altro perché l'installazione gliel'ho fatta
io. Il motivo per cui, dopo qualche settimana, si lamentano è che a loro
il computer interessa solo per vedere Skygo, fare il 730 eccetera... cioè
cose che NON si possono fare sotto Linux anche se sei Linus Torvalds, ma
per ragioni che:

1) NON sono assolutamente colpa di nessuno nel SL, ma solo di chi fa quei
siti o servizi MALE

2) con la licenza del software in ballo c'entrano poco e niente, perché
certe cose, per mille ragioni che non sto a riassumere ora, vanno fatte
solo con standard realmente aperti e quando avviene quello il resto conta
poco

Non capire il primo punto è "colpa" (nota le virgolette) del grande
pubblico. Non capire o non vedere il secondo è colpa, senza virgolette, di
tanti guru del SL.

Se un sito Web non è visibile con Linux perché fatto con software
proprietario che utilizza protocolli di comunicazione software NON
standard, impossibili da realizzare su Linux per ragioni legali o di altro
tipo, il problema è come quel software COMUNICA, non come è scritto
dentro.

Se il software di quel generico sito rimanesse proprietario ma usasse un
protocollo di comunicazione libero e aperto, qualsiasi altro programma
potrebbe parlare con quel sito senza problemi. E a quel punto Linux
diventerebbe davvero usabile dalle masse, su quel sito.

Idem per i formati dei file: strasemplificando, se un mio collega usa
Microsoft Windows, è un problema solo suo. Se manda file in formato .docx
anziché .odt, infligge i suoi problemi anche a me che ho LibreOffice, e a
chiunque usi altre versioni di MS Office. Ma la soluzione vera non è nè
obbligare lui a usare LibreOffice (mai capito come si fa a dire seriamente
"TU per essere libero DEVI usare il software che dico IO") nè fare i
capricci finché MS Office non diventa SL.

La soluzione è imporre per prima (in alcuni casi unica) cosa che le
comunicazioni (almeno quelle con/tra enti pubblici) avvengano solo con
formati e protocolli standard realmente aperti.

Ma per proporre questo bisogna vedere e accettare che software,
programmare, codice sorgente, condivisione del medesimo eccetera non sono
poi il centro del mondo, cosa culturalmente difficile per molti
programmatori. Con i problemi che ho descritto nel mio articolo.

Marco F.





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