[Discussioni] Con questi dirigenti , il software libero non vincerà mai

Massimiliano Meschia m.meschia a endesis.com
Mer 25 Apr 2012 15:17:32 CEST


Il 25/04/2012 09:46, M. Fioretti ha scritto:
>> Il punto centrale del software libero è la libertà, non di certo vedere
>> uno streaming in silverlight (quello si che è inutile),
>
> basta UNA frase come questa, se anche tutto il resto del tuo commento non
> fosse dello stesso tenore, per far passare alla gran maggioranza degli
> esseri umani, la voglia di provare o sostenere il software libero. L'unico
> risultato che ottieni è fargli pensare "mamma che P...E!!! questi snob
> spocchiosi del software libero, mai più perderò tempo ad ascoltarli"

Mi spiace che ti annoi che il punto centrale del software libero sia la 
libertà e che a molti altri come te risulti noioso, ma il principio 
fondante e fondamentale rimane quello. Hai mai letto la licenza GNU?

E' normale che sia così, esprimi un concetto e trovi qualcuno d'accordo, 
qualcuno così così, qualcuno contrario e qualcuno "che palle"

E' già la seconda volta che ti agganci ad una mia frase, ad una mia 
parola, semplicemente per ribattere in modo superficiale senza argomentare.

A me e a nessuno in lista, credo interessi una polemica sterile.
Tu sei libero di pensare come ti pare (io pure e gli altri pure).
Può anche non piacerti o non essere soddisfatto dello sviluppo del 
software libero e sei libero di volere qualche cosa in più, in meno, 
diverso, come vuoi.

Secondo me, avendo il software libero come obiettivo primario, la 
libertà, sta progredendo sempre più nella direzione auspicata.
La strategia del software libero non è mai stata quella "client", anche 
se ci sarebbe (a molti di noi credo) piaciuto molto vedere il trionfo di 
linux su mele e finestre, ma per "vincere" in quel campo non serve la 
qualità, serve il marketing, tanti soldi e tanto marketing ed accordi 
commerciali con i costruttori ed i rivenditori, cosa che il "software 
libero" non è nemmeno mai stato in condizione di affrontare.

> Dovremmo proprio andare insieme un sabato mattina in un centro commerciale
> e confrontare chi alla sera ha convinto più gente a provare software
> libero e a firmare una petizione perchè tutte le PA lo usino, chi parla
> come me o chi parla come te.

Il centro commerciale non è sicuramente il target di Linux e del 
software libero, non ora almeno. Al centro commerciale la gente compra 
l'oggetto di moda e del momento, il pc, il netbook, lo smartphone, il 
tablet e lo stand del negozio e la confezione fanno il grosso del lavoro 
e a nessuno importa cosa ci sia nella scatola.

Io comunque ho una grossa esperienza di militanza in associazioni di 
volontariato ed anche una grande esperienza in raccolte firme, sono 
sicuro che vincerei in qualunque caso :)

> O Santissimi Numi!!! E pensare che dopo 15 anni di uso quasi esclusivo di
> Gnu/Linux e quasi 10 che ne scrivo professionalmente non me ne ero ancora
> accorto! E allora? "Caro signore, cosa gliene frega che col SL non può
> fare il 730 nè vedere le partite sul sito di Sky, non lo sa che Linux gira
> anche su ARM? E quindi che aspetta a pretendere che il suo Comune, che ha
> solo PC, passi interamente al SL?"

Calma, calma!
Credi che citare il tuo curriculum ti garantisca qualche tipo di 
autorità? Se ti dicessi che il mio è assai più lungo cambieresti 
opinione? E' una gara di curricula? A che serve? A Nulla!

Poni un problema di compatibilità, secondo me non esiste, si tratta 
invece, sempre secondo me, di un problema organizzativo per quanto 
riguarda la PA e di marketing per il mondo client.

Rimane sempre il punto centrale, il software libero è diverso e secondo 
molti di noi migliore, non perché sia più bello (anche se spesso lo è), 
più compatibile (anche se lo è molto spesso), se funzioni meglio o 
peggio (credo meglio ovviamente).
La sua differenza fondamentale è il principio di libertà.

Allora noi lo vorremmo nelle scuole, nelle pubbliche amministrazioni, 
nelle aziende e nelle case, perché permette alle persone di avere uno 
strumento coadiuvante nell'esercizio della libertà, al contrario del 
software "chiuso" che pone vincoli come minimo economici, che limita le 
nostre possibilità e tende a rendere dipendenti e subordinati.

> quella fra questo modo di parlare agli altri e il mondo reale. Parlare
> così alla gente comune del SL fa solo danni a chi il SL vuole davvero
> diffonderlo.

Vuoi diffondere il software libero, diffondilo, ma di che parli se non 
parli della libertà?


Ciao



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