[Discussioni] Libero software in libero Stato - Richard Stallman
llcfree
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Lun 4 Mar 2013 16:48:59 CET
On Mon, 2013-03-04 at 15:36 +0100, Marco Bertorello wrote:
> P.S. ci sono problemi con carocandidato.org? volevo vedere se si era
> sostenuto anche il M5S alle elezioni 2013, giusto perchè magari è il
> caso di fargli anche sapere questo piccolo dettaglio...ma non riesco a
> visualizzare il sito
E qui mi vien da riprendere il discorso che, credo, l'altra volta sia
finito nella buca di Marco B. anziche' in lista.
Come dicevo allora, il problema forse e' anche che questi "distruttori",
"rottamatori", "conservatori" o che altro ancora magari non sanno quel
che si dicono, meno ancora quello che si fanno (conseguenza logica
inevitabile). Perche' non tutti sappiamo proprio tutto, no? Il mondo e'
un tantino complicato, l'Italia pure e la mia vita non e' da meno.
Magari non lo sappiamo per bene neanche noi, gli iniziati.
Allora, torno alla proposta operativa del primo messaggio sull'argomento
caro candidato: affiancare/sostituire chi non sa ma. doh, comanda, con
chi sa e magari ascolta (invece di strillare o, zitto zitto, intascare.
E qui non c'e' un exclusive or, e' proprio un or). Ma non uno, con la
verita' in tasca, quanti piu' si puo'.
Invece di schemi fissi e tanto, tanto obsoleti (visti da chi ha piu'
della meta' di 100 anni piu' 5), e invece di cambiare (l'eta', le facce,
il colore, il partito. le scarpe, la moda, chissa' cosa) a me e sono
certa non solo a me vien in mente un bel "caro candidato, caro
elettore", cioe' qualcosa che coinvolga tutti, non sempre solo il mostro
da trasformare in santo o castigare, ma che e' sempre e solo l'altro
dall'altra parte. Perche' a ben guardare il problema sta davvero
dappertutto, insomma, i guai sono diffusi.
Allora, potrebbe funzionare cosi': "caro candidato, caro elettore"
adesso ti spiego anche la soluzione, se ce l'ho. Non continuo a
prendermela solo con te perche' non la indovini mai. Se non ce l'ho,
allora ci pensiamo un po' su', proviamo, impariamo come fare, forse
cosi' si trova. Magari cosi' possiamo anche cominciare a distinguere,
che e' la base per capire. Almeno, ci proviamo.
Insomma, lavoro sonoro e a suon di informazione e fare. Partendo, come
si usa(va?), dal fare in prima persona quello che poi si va a predicare,
cosi' magari ci si accorge di quali siano i veri problemi e che urlare e
tantopiu' distruggere e' ben lungi dal bastare a risolverli. Tanto da
fare ce n'e' davvero per tutti (salvo quelli che san gia' tutto).
Mille euro al mese puo' sembrare un miracolo, ma solo a chi crede ai
miracoli. A chi ha un minimo d'istinto per come funziona l'economia, fa
solo rizzare i capelli, perche' stampare soldi lo san fare tutti,
peccato che quello serva solo a far lievitare il prezzo della tazzina di
caffe' tra quando la ordino e quando la pago. Non so, manco veder
fallire non piu' solo le famiglie ma interi stati serve a indurre un
dubbio sulla bonta' di certe ricette?
La cosa "politica" piu' sensata l'ho sentita dire da un ultra
ottantenne, Piero Angela, quando ha sottolineato come tutti si
preoccupino di come distribuire la ricchezza (chi nelle proprie tasche,
chi nelle tasche altrui) e nessuno di come produrla. Quasi che la
ricchezza esistesse di per se'. Anche quella accumulata va in fretta
alla fine, senza continuare a produrne. Che quel che dovrebbe cambiare,
allora, sia come produrre, prima ancora di come distribuire?
Ecco, se si parla di come produrre, allora credo proprio che gli spazi
per il software, l'hardware, la progettazione libera siano infiniti,
soprattutto in un periodo di crisi e di confusione estrema che, se tanto
danno puo' fare, almeno lascia varchi che nel paese del bengodi nessuno
si sognerebbe di esplorare.
Loredana
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