[Discussioni] Tangenti Microsoft a funzionari italiani

Marco Bertorello marco a bertorello.ns0.it
Ven 22 Mar 2013 12:13:12 CET


Il giorno 22 marzo 2013 11:40, Francesco Potortì <pot a potorti.it> ha
scritto:

> Paolo Holzl:
> >> Ci vuole un Davoli per scuola   :-)
> >[...]
> >> Possiamo agire su su fronti, cercare di 'Davolizzare' l'esistente ..
>
> Marco Bertorello:
> >Ottimo, mancavano giusto i deliri da superuomo... Grillismo/Berlusconismo
> >all'ennesima potenza!
> >
> >Siccome, poverini, siamo degli imbecilli, abbiamo bisogno della Guida
> [...]
>
> Marco, sei accecato dalla paranoia [*].
>
> Paolo diceva esattamente il contrario della Guida.  Diceva che ci
> vorrebbe una persona interessata, coerente e attiva per ogni scuola,
> cioè una diffusione capillare della cultura e dell'attività relativa, e
> che solo questo può cambiare le cose.  E che bisogna far sì che le
> persone esistenti (i professori e i tecnici) prendano questa forma
> mentis.  Proprio l'opposto del superuomo.
>

Il problema è che queste persone non esistono.
Esiste gente scoglionata perchè fa un lavoro degradante, mal pagato, senza
tutele e senza i mezzi necessari per farlo.
A queste persone tutto può fregare tranne dei diritti del cittadino (stanno
parlando di numero chiuso per la scuola dell'obbligo, secondo te si fanno
le seghe mentali che ci facciamo noi sull'uso dell'ipad?).

Serve che dal basso, i cittadini obblighino attraverso l'ottenimento di una
legge che i programmi scolastici siano esenti da software proprietario
(come sempre, non dall'oggi al domani, ma senza se e senza ma, in tempi
certi e dignitosi, facendo gli opportuni investimenti per colmare i vuoi).

Senza questa volontà *politica* i poveri cristi con un minimo di buona
volontà, ben che vada non hanno i mezzi per fare quello che dite; se va
male, proprio sono gli utlimi dei suoi problemi.


> Io sono d'accordo con Paolo, e penso che la scuola sia il luogo principe
> di educazione al software libero.  Purtroppo questo mio pensiero rimane
> tale.  Per esempio potrei andare nella scuola di mio figlio e offrirmi
> di mettergli a posto il laboratorio di PC e fare dei seminari ai
> professori che se ne interessano, e magari anche agli alunni.  Ci ho
> pensato tante volte, sarebbe facile ma richiederebbe calma e volontà di
> interagire con tante persone, convincerle e magari superare resistenze,
> e non trovo il tempo e l'energia :(
>
>
>
> [*]
> Il motivo per cui dico che sei accecato dalla paranoia pare evidente a
> me e credo anche ad altri (ma non a te, come tutti i paranoici :).
>
> Primo: accusare qualcuno (Vendola, nel caso specifico) di corruzione,
> senza alcun indizio che non sia facilmente spiegabile in altro modo, è
> chiaramente diffamazione.  Che tu invece la prenda per una normale
> manifestazione di pensiero è indizio di paranoia.
>

Veramente io non ho mai accusato Vendola di corruzione; quello lo do per
scontato e altrettanto dovrebbe fare ogni persona sana di mente che non
ragiona a comparti stagni: basta vedere cosa dice e cosa fa, due cose
completamente diverse.
Io ho solo detto che se escono fuori in questa vicenda, i nomi dei suoi
amichetti che sono andati nel suo ufficio a farsi gli affari propri, rido
per una settimana.

Secondo: chi afferma quanto sopra (io) non ti può ovviamente citare per
> diffamazione, perché solo il diffamato può farlo.  Pensare che in questa
> situazione io ti voglia querelare è paranoia.
>

Non è paranoia, è una sfida. Sono anni che i cani da guardia di Assoli mi
minacciano più o meno velatamente in questo senso, ma palle di far seguire
alle parole i fatti? no...


> Terzo: la tua interpretazione (al contrario) di quanto diceva Paolo
> Holzl solo perché la sua frase conteneva il nome di Davoli, che tu
> sembri associare più o meno al demonio, mi pare un altro indizio cogente
> della tua paranoia.
>
> Poi certo, tanti paranoici hanno cambiato il mondo, chi in peggio chi in
> meglio...
>

Che io abbia una pessima opinione di lui, non è un segreto per nessuno,
dopotutto è grazie a lui che la questione Vendola è andata in vacca.

Detto questo, Diavoli fa i fatti suoi e tira l'acqua al suo mulino,
esattamente come tutte le persone messe su un piedistallo e in ruoli di
potere. Esattamente quello che mi aspetto che faccia.

Io non sento il bisogno di un Diavoli o di un chiccessia in nessun posto,
non è che Diavoli sia un illuminato sulla via di Damasco e gli altri siano
tutti degli imbecilli.

Quello di cui sento il bisogno è che la gente cominci a sentire suo il
problema del software proprietario nella PA e nella scuola e che non
demandi più ai vari Diavoli, Assholi o Beppe Grullo di turno, questioni
delicate come quella della tutela dei propri diritti.

Altrimenti il risultato è quello che abbiamo di fronte a gli occhi (e di
cui alcuni continuano a far finta di non vedere, alla faccia dell'onestà
intellettuale di cui si riempiono la bocca).

Se sono paranoico sarà il mio medico curante a dirmelo, grazie per
l'interesse alla mia salute

-- 
Marco Bertorello
System Administrator
http://bertorello.ns0.it

"prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
noi siamo la comunità toglietevi il cappello"
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