[Discussioni] Scuola: libri di testo in formato digitale

loredana llcfree a gmail.com
Mar 1 Ott 2013 16:24:14 CEST


On Mon, 2013-09-30 at 21:45 +0200, Vincenzo D'Andrea wrote:
> 2013/9/30 Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it>
> 
>         -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
>         Hash: SHA1
>         
>         
>         Il 30/09/2013 15:32, Alessandro Pasotti ha scritto:
>         
>         > Negli allegati si fa riferimento a un "framework" software
>         aperto (tutto da
>         > sviluppare) a meno che non arrivi qualcuno a spacciare per
>         aperto il solito SW
>         > proprietario (vedo già il fantasma di SilverLight aleggiare
>         per qualche ministero)
>         
>         
>         non ci posso credere, sviluppare da capo?
> 
> 
> bhe, se vogliono davvero un framework che funzioni su tutte le
> piattaforme e che sia "aperto ed interoperabile" o si fa tutto in
> HTML5 (che forse però non basta per tutte le attività pedagogicamente
> rilevanti) oppure non mi pare ce ne sia uno disponibile.
> 
> 
> Comunque consiglio di leggere l'allegato (il link era già riportato da
> Alessandro [1]). Ci sono molti condizionali, ma sembra che chi l'ha
> scritto sappia cosa NON va fatto (si parla di non costringere le
> famiglie a usare una piattaforma tecnologica imposta dall'altro, di
> non imporre scelte, etc etc). Secondo me incoraggiante ma da
> monitorare.

Effettivamente ci sono troppi condizionali per star tranquilli in un
paese in cui neanche l'imperativo di una legge fa effetto.

>         ribadisco: che qualcuno con la dovuta autorevolezza si attivi
>         presso la ministra per
>         evitare guai.

> giusto, ASSOLI potrebbe chiedere al ministero di fare parte di quel
> "tavolo tecnico" di cui si parla nell'allegato (se non altro come
> osservatori).

> Il problema è (come sempre) che l'associazione è in grado di fare SOLO
> quello che fanno i soci/volontari (non abbiamo dipendenti stipendiati
> e nemmeno i soldi per scritturare qualcuno ad hoc) ... quindi la cosa
> si può fare se ci sono persone disponibili a lavorarci, studiarsi i
> materiali, collaborare alla stesura di una lettera al ministero,
> supportare chi andrà a seguire la commissione (e qualcuno/a deve pure
> andare alle riunioni del tavolo) ... 
> 
> 
> Chi ci stà ?

Il tavolo tecnico sembra non prevedere la categoria più importante,
quella degli utenti.

Non so bene come funzioni il sistema e quali siano i passi necessari, ma
tra i desiderata io metterei innanzitutto che il tavolo e ogni altro
luogo in cui si discute e si decide includa i soggetti che poi quelle
decisioni le subiscono come massa di cittadini, in genere inermi.

Io potrei anche dire che ci sto, ma son prevista? Potrei contribuire
alla definizione delle specifiche tecniche minime (per i contenuti) che
implichino come conseguenza l'accessibilità a tutti e nei modi
"desiderati" dai condizionali di cui è infarcita la legge nonché
l'allegato. In modo operativo, non ideologico. 

La prima cosa da capire, comunque, mi pare che sia cosa "acquista" lo
studente, e quale uso ne possa fare. Bisogna anche fare molta attenzione
a come vengono valutati i costi per le famiglie (cosa si tiene in conto
e cosa no). 

Certamente un capitolo del corso: "Ti accompagno in rete" sarà dedicato
a wikipedia. Magari dovremmo mandare un invito speciale alla ministra e
ai suoi consiglieri, così si fanno un'idea del significato di
"accessibile a tutti" (dal punto di vista tecnico).

> [1] http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs270913

Loredana





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